“Questa è una giornata storica” sono le parole di Lorenzo Forte, presidente dell’Associazione Salute e Vita che da anni si batte nella lotta per l’ambiente nella Valle dell’Irno.
Proprio ieri, infatti, è arrivata la decisione del Gip del Tribunale di Salerno, Alfonso Scermino, di nominare un pool di esperti in grado di accertare se ci sia un nesso causale tra le immissioni in atmosfera delle Fonderie Pisano, a Fratte, e le numerose morti per tumore registrate negli anni in questa zona. Intanto, il sostituto Roberto Penna non esclude la possibilità di riesumare le salme delle persone decedute in questi anni, per accertarne le cause.
Scermino, già a luglio, aveva respinto la richiesta di archiviazione della Procura ed aveva disposto un approfondimento delle indagini sotto il profilo tecnico. Ed è proprio questa la decisione che, molto probabilmente, segnerà una svolta nella vicenda giudiziaria legata alla fabbrica.
“Finalmente, per la prima volta – ha dichiarato Lorenzo Forte – la magistratura ha deciso di andare fino in fondo nominando degli epidemiologi importanti, tra cui il dottor Biggeri che ha preso parte allo studio epidemiologico a Taranto. Dopo la presa in giro dell’Asl di Salerno che non ha mai fatto un controllo serio sulla salute dei cittadini e che continua nella sua omertà, la magistratura ha deciso di fare questo studio e andare fino in fondo”.
Gli esperti avranno il compito di analizzare caso per caso i decessi sospetti, anche quelli avvenuti prima del 2008. Il magistrato ha conferito l’incarico a Cosacci Pisanelli, oncologo presso l’Università di Roma, Giuseppe Vacchiano, medico legale presso l’Università Federico II di Napoli, Francesco Forestiere, epidemiologo, IBIM CNR, Annibale Biggeri, statistico, medico ed epidemiologo, CNR e Daniele Grenchi, chimico ambientale ARPA Toscana.
L’Associazione Salute e Vita ha indicato tre periti di parte: Luigi Esposito, epidemiologo, Paolo Fierro, dirigente medico dell’Asl Ospedale del Mare di Napoli e vice presidente nazionale dell’Associazione Medicina Democratica e Marco Caldiroli, tecnico ambientale di Milano, Presidente Nazionale dell Associazione Medicina democratica.