Ripresa dei campionati ad ogni costo, con priorità assoluta alla serie A. Poi la serie B, e infine la serie C. Questa la nuova modalità sulla quale lavora la Figc, che oggi si è riunita con la commissione medica per studiare la ripresa prima degli allenamenti e poi dei campionati professionistici nazionali. La prima novità riguarda l’ipotesi di una ripartenza a scaglioni, privilegiando il massimo campionato, poi tutta una serie di iniziative per garantire la massima sicurezza già alla ripresa degli allenamenti.
Un ritiro al chiuso sulla falsa riga di quello estivo, con la sorveglianza del medico sociale, e uno screening cui sarà sottoposto l’intero gruppo squadra, ovvero non solo l’organico composto da calciatori, ma tutto lo staff tecnico, medici, fisioterapisti, magazzinieri, e personale. Per tutti ci saranno controlli specifici, come l’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue, ed è su questa linea, per facilitare logisticamente tutti i controlli, di ripartire un campionato per volta.
Sicurezza non solo sul personale, ma anche sul luogo dove le squadre riprenderanno ad allenarsi, che saranno da sanificare in tutti gli ambienti, dalle palestre, agli spogliatoi, agli alberghi, senza dimenticare sale mediche e per la fisioterapia.
“Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via”, ha dichiarato il presidente federale Gabriele Gravina.