Prosegue serrato il confronto tra il Governo e le Regioni per archiviare il sistema dei colori. Si punta a una classificazione snella: classi di rischio, incidenza e ricoveri. Ipotizzate tre fasce collegate all’incidenza settimanale per 100 mila abitanti: rischio basso (meno di 50 casi), medio (tra 50 e 150 casi) e alto (oltre i 150 casi). Mi.SA e ISS ritengono, tuttavia, che l’indice Rt debba permanere. “Oggi abbiamo fatto al Governo la nostra proposta per la revisione degli indicatori decisionali ed abbiamo offerto la massima disponibilità ad un’ulteriore interlocuzione con l’esecutivo. L’obiettivo è quello di avere parametri chiari, fortemente semplificati, ed in grado di generare automatismi per quel che riguarda gli scenari che coinvolgono le attività sociali ed economiche”, dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. A seguito della situazione pandemica contingente nel Paese per le Regioni è dunque prioritario superare l’attuale incidenza dell’Rt sintomatici come parametro guida per determinare lo scenario nei diversi territori, a vantaggio del tasso di incidenza e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica. Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, notoriamente condivide la linea.
Intanto i dati della pandemia relativi alla settimana appena trascorsa sono positivi: continua a calare il numero dei nuovi infetti e l’occupazione dei posti letto, sia nelle aree mediche che nelle terapie intensive. Per conseguenza, è calata anche l’incidenza settimanale su 100 mila abitanti, pur in presenza del nuovo dato della popolazione italiana, diffuso dall’ISTAT il 3 maggio scorso, calato nel 2020 di circa 384 mila unità. La Campania si conferma la terza Regione d’Italia per numero di abitanti e la prima per densità di popolazione. Nella settimana appena trascorsa, l’incidenza media italiana è scesa a 112 e in Campania a 163. Nella nostra Regione i nuovi positivi sono calati di circa il 29% (9.270 vs 11.966) e l’incide Rt resta sempre sotto la soglia di 1. Inoltre, anche il tasso di letalità della nostra Regioni si conferma il più basso d’Italia (1,9 vs 3,8 medio nazionale). Sono 1.127 i nuovi casi di positività registrati in Campania nelle ultime 24 ore, di cui 372 sintomatici. Sono stati effettuati 18.229 tamponi molecolari e 6.061 antigenici.
Si contano 30 decessi e 1.953 guariti. L’indice di contagio in regione è al 6%.
Campagna vaccinale
In relazione all’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose di vaccino Pfizer e Moderna che da nuove indicazioni del Ministero della Salute va somministrata “entro i 42 giorni”, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha dato mandato alle Aziende Sanitarie di prevedere l’intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose a 30 giorni, in ragione del nuovo programma di consegne comunicato dalla Struttura Commissariale. Pertanto i cittadini che da domani riceveranno la prima dose di Pfizer o Moderna saranno convocati dopo 30 giorni per il richiamo, mentre quelli già vaccinati ad oggi saranno convocati entro i 21 giorni (Pfizer) o 28 giorni (Moderna) e comunque non oltre il 30 giorno dalla prima inoculazione.
Sono giunte a Napoli le 215.000 dosi di vaccino Pfizer attese per dare nuovo slancio alla campagna vaccinale dopo il rallentamento accusato negli ultimi tre giorni. L’unità di Crisi ha avviato la distribuzione delle dosi alle diverse Asl che erano rimaste sprovviste di vaccini. Sono state puntualmente consegnate oggi 38mila dosi di Pfizer all’Asl Salerno, che da oggi dispone di 58mila dosi in più: 38mila di Pfizer, 15mila di Astrazeneca, 5mila di Moderna. Pertanto le attività di vaccinazione continueranno regolarmente, secondo il ritmo consueto, per i prossimi giorni, con l’ampliameto dell’offerta durante i fine settimana, come già sperimentato nei week end scorsi.
Complessivamente in Campania sono stati vaccinati con la prima dose 1.621.692 cittadini. Di questi 612.578 hanno ricevuto la seconda dose. Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 2.234.270.
L’Asl Salerno, nel frattempo, ha acquistato e consegnato ai responsabili delle Terapie Intensive di tutti i propri ospedali i tablet con i quali i pazienti isolati per il Covid potranno connettersi e dialogare in videochiamata con i propri familiari. L’esigenza di garantire a tali ammalati un contatto, seppure virtuale, con i propri cari era stata raccolta dai medici e dal personale sanitario impegnato in prima linea nell’assistenza ai pazienti colpiti dal virus, che nei giorni scorsi avevano lanciato un appello ai vertici aziendali. L’Asl Salerno, accogliendo tale istanza, ha acquisito e messo a disposizione dei pazienti in isolamento Covid questi preziosi strumenti, per rafforzare il concetto di umanizzazione che l’Azienda ha sempre auspicato in questi percorsi assistenziali, in cui il paziente non può avere alcun tipo di contatto con i propri familiari se non tramite la tecnologia.
I tablet sono stati consegnati a tutti gli ospedali dell’Asl: Sapri, Vallo della Lucania, Agropoli, Polla, Oliveto Citra, Eboli, Roccadaspide, Battipaglia, Sarno, Nocera Inferiore, Pagani e Scafati. Con l’aiuto di tali dispositivi si potrà superare la fase di “isolamento” sofferta dai degenti che, a causa delle restrizioni del Covid, non possono ricevere visite negli ospedali. La privazione delle relazioni con i propri affetti, infatti, è dolorosa almeno quanto la patologia che ha colpito queste persone.