“L’emergenza smog in Campania è sempre più cronica”. Lo conferma il rapporto di Legambiente relativo al 2019 che mostra dati molto allarmanti per ben 9 città campane che sono state ritenute fuorilegge perché oltre la soglia limite per le polveri sottili Pm10 (35 giorni di sforamenti all’anno con una concentrazione superiore ai 50 microgrammi per metro cubo). Un leggero miglioramento è avvenuto perché l’anno precedente le città malate di smog erano 13, ma la situazione resta allarmante.
I dati dell’Arpac confermano che le polveri sottili colpiscono in particolar modo le province del capoluogo campano. San Vitaliano, con 115 sforamenti, si aggiudica la maglia nera, seguita da Pomigliano D’Arco dove i giorni di superamento sono stati ben 82 e Nocera Inferiore con 72 sforamenti.
Le altre città della regione con un alto indice di inquinamento sono Casoria con 46 giorni, Aversa con 68 giorni; Volla con 58 sforamenti; Acerra con 64 sforamenti e San Felice Cancello con 46. Napoli ha sforato 10 volte su 10 e ha superato ogni anno i limiti giornalieri di PM10, Avellino 8 volte su 10, Benevento 7 su 10 e Caserta 3 su 10.
I dati dell’Air Quality Report 2019 confermano che le morti precoci in Italia per particolato fine PM2,5 sono almeno 58.600. Inoltre, i costi collegati alla salute per l’inquinamento si aggirano tra i 47 e i 142 miliardi di euro. È necessario, dunque, che le politiche facciano delle proposte concrete per risolvere il problema.
Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente, ha così commentato:
“È urgente mettere in atto interventi strutturali e azioni ad hoc sia a livello nazionale che locale per liberare le città dalla cappa dello smog – ha commentato Maria Teresa Imparato, Presidente di Legambiente – In questo è fondamentale il ruolo della Regione nel predisporre piani e misure oltre a nuovi fondi da destinare a progetti innovativi per definire un’efficace e integrata azione antismog che cambi radicalmente trasporti, produzione di energia, agricoltura, industria ed edilizia”.
Legambiente Campania è inoltre impegnata con il progetto sulla qualità dell’aria AIR-HERITAGE, i cui obiettivi sono quelli di ridurre del 20% le particelle sottili (PM10) e ultrasottili (PM 2,5), di NO2 (Diossido di Azoto), CO (Monossido di Carbonio) e O3 (Ozono), l’aumento di 1.000 utenti di E-bike sharing, la diffusione del pedibus nel 75% delle scuole elementari, il 20% di aumento di bambini che vanno a scuola a piedi.
Il progetto del Comune, grazie alla proposta Air Heritage, ha vinto il III bando europeo “Azioni Urbane Innovative” UIA.