Non è mai stato mai così alto l’allarme in Italia per l’invasione dei cinghiali e degli altri animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano greggi, assediano stalle, causano incidenti stradali nelle campagne ma anche all’interno dei centri urbani con pericoli concreti per gli agricoltori e i cittadini. Una minaccia che, in mancanza di misure efficaci da parte del governo nazionale, ha scatenato una grande protesta in Piazza Montecitorio a Roma con la partecipazione di migliaia di agricoltori, allevatori, pastori provenienti anche dalla Campania, insieme al presidente regionale della Coldiretti Gennarino Masiello, al presidente provinciale Vito Busillo e a un nutrito gruppo di sindaci dei comuni salernitani.
Un piano straordinario per garantire la sicurezza nelle città e nelle campagne dove i cinghiali causano ogni anno danni stimati in almeno 200 milioni alle colture ma a preoccupare sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie e soprattutto gli incidenti stradali in grande aumento. Lo ha annunciato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini a conclusione della manifestazione. Ai rappresentanti del Governo e del Parlamento di tutti gli schieramenti presenti Prandini ha illustrato un pacchetto di misure da tradurre in un emendamento alla legge di Bilancio finalizzato a semplificare le norme che consentano alle regioni di mettere a punto piani per il contenimento dei cinghiali e della fauna selvatica. La norma, che assegna la competenza alle Regioni, è fondamentale per dare certezze alle imprese agricole e garantire il futuro agli agricoltori. Un modo per andare oltre alla caccia e per dare risposte strutturali che consentano di ripristinare l’equilibrio ambientale che è stato visibilmente compromesso anche con l’intervento di personale specializzato.