Gli artisti sanno raccontare il mondo. Ognuno da un diverso punto di vista, da una diversa prospettiva. Ma tutti con un unico comune denominatore: la capacità di fotografare la realtà e trasformarla in arte. E questo Emanuele Montesano – giovane cantautore salernitano – lo sa bene. Oggi che ha sulle spalle un bel bagaglio di esperienza e lo sapeva bene già quando, da bambino, si dilettava con il pianoforte dei nonni suonando ad orecchio tutto ciò che ascoltava.
Da allora, di cose nella sua vita (artistica) ne sono successe. Dalle prime lezioni di piano, chitarra, canto. Passando per le prime rock band, i primi testi, i primi live, la prima dose di adrenalina. Fino ad arrivare alla fine della sua adolescenza, quando la sua capacità di scrittura si era affinata tanto da permettergli di arrivare in finale a Sanremo Rock e di esibirsi, quindi, sul palco più temuto, ma al contempo più ambito d’Italia, l’Ariston. Da qui, il primo singolo, il primo album. Le prime copie vendute, la prima volta in cui persone fino a quel momento sconosciute hanno cantato una sua canzone.
Ma tutte queste prime volte e tutte queste “prime emozioni” non hanno mai distolto la sua attenzione dalle tematiche sociali. Così, in un’epoca in cui le questioni ambientali sono all’ordine del giorno, la politica green la fa da padrona, la sostenibilità è sul primo gradino del podio degli argomenti preferiti dalle persone, anche lui ha deciso di dire la sua.
“Mettiamoci d’accordo” è il suo ultimo singolo, a metà strada tra rock e pop, con tocchi di elettronica. “Dopo tutti gli eventi legati ai cambiamenti climatici a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, ho deciso di fare il mio personale punto sulla questione – spiega Montesano –Il singolo è nato durante la scorsa primavera: vedevo che anche dalle nostre parti iniziavano a vedersi gli effetti della mano dell’uomo sul clima, tra sbalzi di temperature e piogge improvvise”.
“La situazione è critica”, canta. Ma, a quanto pare – per fortuna – non troppo: “Ho voluto parlare del rapporto uomo – natura, di quanto sia travagliato, evidenziando però sia il lato distruttivo che quello dolce della natura”. È ciò emerge soprattutto nel video, in cui ad immagini di eventi catastrofici, fabbriche, inquinamento, si contrappongono immagini idilliache di luoghi naturali, flora e fauna.
Il brano anticipa l’omonimo album in uscita a dicembre per la Bit & Sound Music. Il secondo della carriera di Emanuele. La dimostrazione che, piano piano, passo dopo passo, ogni traguardo diventa raggiungibile.