Alla fine sono stati sciolti i nodi per le elezioni 2021: si candidano con Coraggio.
Potrebbe sembrare un gioco di parole, basato sul nome del movimento politico Coraggio Salerno! e in parte lo è.
Gli attivisti del movimento salernitano, nato da pochi mesi (da dicembre 2020) e nel pieno di una pandemia, sembrano mostrare effettivamente quel coraggio con cui hanno deciso di identificarsi nel nome.
Sabato 24 aprile, a partire dalle ore 16:00, nel Porticciolo del quartiere Pastena, si è svolta la prima presentazione ufficiale di Coraggio Salerno!, in presenza e non sul web.
TANTO CEMENTO, POCO CORAGGIO
Il comune di Salerno rappresenta una realtà davvero particolare, dove il potere politico è esercitato ininterrottamente da 28 anni sempre dalla stessa fazione, con un’apparente alternanza di mandati che conducono però sempre allo stesso mandante.
Un potere saldato fortemente su due grandi macro categorie di simbolismo: cemento e nemici. Negli ultimi 30 anni Salerno non si è mai distinta per il rilancio di attività industriali, economiche, energetiche, logistiche. Bensì l’intero dibattito pubblico si è impantanato su: fontane; costruzioni di palazzi (tra l’altro ad uso abitativo); grandi centri commerciali, spesso con alti tassi di sofferenza degli esercizi all’interno; opere logistiche ma non sempre logiche (si veda la metropolitana non metropolitana di 7 km, realizzata in 17 anni per oltre 32 milioni e mezzo di euro spesi).
POCO CORAGGIO, TANTI NEMICI
Il potere politico salernitano, dal 1993, ha sempre un nemico volutamente indefinito, in modo da poter essere sfruttato al massimo. La vera genialità è stata di individuare il primo “nemico indefinito” proprio nei cittadini, o meglio una parte di loro: i cafoni, gli incivili. Poi è stata la volta di Napoli e i napoletani, indicati come “usurpatori” di tutti i finanziamenti indirizzati in Campania e quindi anche a Salerno. Per un periodo si è cercata la concorrenza con la Lega, attaccando stranieri, immigrati, ambulanti, con una grande campagna sul “decoro urbano”. Alla fine si è passati a nemici sempre più esterni, adesso ancora più indefiniti e poco chiari: l’importante è che non si trovino all’interno dei confini campani, per marchiare Salerno e la Campania sotto attacco (non si sa bene di chi).
CORAGGIO SENZA I NEMICI
Così, dal 1993, le elezioni comunali sono state vinte mai sotto il 55% e anche sopra il 70%, tenendo sempre vivo e ardente il simbolismo bipolare di cemento e nemici. Inserirsi in un tale contesto, presentandosi alle elezioni a pochi mesi dalla propria nascita, richiede effettivamente un certo coraggio. Soprattutto se si sceglie di farlo senza nemici e andando contro l’utilizzo smodato del cemento.
LE TEMATICHE DI CORAGGIO SALERNO!
Dopo mesi sul web, gli esponenti del progetto in piazza ci mettono la faccia. Rosita Gigantino parla della tutela degli spazi verdi e del tessuto urbano già esistente, contro la cementificazione incontrollata. Dario Pellegrino di nuova urbanistica e politiche giovanili; Laura Gagliardi di Case di cura e medicina di prossimità, per non creare differenziazione tra cittadini si serie A e B, ma anche di cura del benessere psicofisico e attenzione psicologica, anche agli effetti dovuti ai 14 mesi di pandemia, tra adulti e bambini. Carlotta De Pascale espone idee di democrazia e metodi partecipativi, per non ridurre i cittadini a manciate di voti ogni cinque anni.
E poi potenziamento della rete logistica e di trasporti tra l’Università di Salerno (esterna al comune) e la stessa città. Valorizzazione della cultura e del turismo culturale, puntando sui luoghi d’arte come i teatri, i siti storici, i monumenti, come sottolinea Giovanni Meriani.
OK, MA DOVE SONO I NEMICI?
“Coraggio è persona. Coraggio è idea. Coraggio è progetto. Coraggio è una comunità di tutte e tutti coloro che vogliono mettersi in gioco per riprendere in mano la città”, sintetizza Mattia Cirino durante la presentazione.
Matteo Zagaria, ormai volto riconoscibile di Coraggio, e portavoce insieme a Lucia Capriglione, specifica che “l’elezione non è il nostro fine, ma uno strumento di creazione e liberazione”.
Per anni “al fianco dei più deboli, in associazioni, progetti, comitati, battaglie, luoghi di lavoro e istruzione” continua Zagaria, “oggi in campo con le nostre proposte; domani dove siamo stati finora, ma con l’intenzione di realizzare ciò che abbiamo in mente e rispondere alle esigenze della cittadinanza”.
SERVONO DATI E FATTI
Insomma niente nemici. Non una sola parola si trova al riguardo tra le righe dei tanti protagonisti di questo nuovo percorso politico, che si apre per la città di Salerno. Una posizione sicuramente ammirevole e perché no, coraggiosa. Eppure cultura, salute, ambiente, arte, storia, giovani, partecipazione sono tante bellissime parole, che rischiano di restare tali, come già accaduto ripetutamente per esperienze passate.
Candidarsi ad amministrare un territorio, dalle città allo Stato, d’altronde è sempre una scelta coraggiosa, o per lo meno dovrebbe essere considerata tale. Vuol dire innanzitutto responsabilità, risolutezza, preparazione e studio continuo, tutte caratteristiche che dovrebbero accompagnare in percorsi non in discesa, bensì tortuosi. Percorsi che non sempre conducono a popolarità, consenso, tifoseria spicciola, ma anche al rischio di diventare impopolari, pur di essere risoluti e concreti nella gestione delle questioni che riguardano la vita di un’intera comunità.
Coraggio Salerno! avrà davvero tutta questa competenza e soprattutto questo coraggio? Ad essere prudenti, non è certamente possibile stabilirlo, almeno per ora. Ma lasceremo che siano proprio loro a raccontarcelo nel percorso verso le elezioni e, soprattutto, saranno i cittadini di Salerno a deciderlo.
Marco Giordano