Con la costruzione e l’inaugurazione del carcere di Fuorni, gli edifici situati nella parte alta del centro storico di Salerno, gli “Edifici Mondo”, meglio conosciuti come “complesso delle ex carceri”, hanno conosciuto lunghi decenni di abbandono. Dagli anni ottanta ad oggi, numerosi progetti indirizzati al recupero e alla riqualificazione delle strutture si sono susseguiti senza però trovare riscontro nell’attuazione, soprattutto per motivi riconducibili al mancato reperimento di fondi. Emblematica in tal senso l’iniziativa lanciata nel 1997 dal Comune di Salerno, che bandì un concorso internazionale di idee per il recupero degli “Edifici Mondo” e per l’area di 18 mila metri quadrati ricoperta complessivamente dalle strutture. Si aggiudicarono il progetto due importanti studi internazionali, prima del definitivo arenamento. Tuttora gli edifici versano in uno stato di completo abbandono.
Nel corso della scorsa settimana, le Associazioni del Centro storico hanno organizzato un incontro pubblico presso l’Archivio di Stato di Salerno. L’iniziativa aveva l’obiettivo di stimolare l’Amministrazione comunale a porre in essere ogni adempimento utile al recupero degli Edifici Mondo (ex-carceri nel Centro storico), allo stato di degrado e totale abbandono.
Il dibattito ha messo in evidenza l’uso “improprio” dei fondi Europei destinati alla riqualificazione del Centro storico, necessari anche al recupero delle ex-carceri, che furono impegnati in parte per la costruzione di Piazza della Libertà.
Sulla vicenda e su quanto affermato dall’assessore De Maio nel corso del suo intervento, si è soffermato il consigliere d’opposizione di “Salerno di Tutti” Gianpaolo Lambiase, ospite dell’incontro. “L’assessore De Maio ha dichiarato che il complesso delle ex-carceri è di proprietà del Comune: non è vero! – ha ribattuto il consigliere in una nota – ho verificato gli atti in possesso degli uffici comunali: il complesso delle ex-carceri non fa parte del patrimonio immobiliare del nostro Ente. L’atto integrativo del contratto di compravendita del 21 novembre 2000 dava al Comune un termine di 10 anni per l’attuazione del programma di recupero dell’ex-complesso carcerario”. La mancata utilizzazione dei beni immobili compravenduti tra Demanio e Comune di Salerno prevedeva la risoluzione automatica di diritto del contratto di acquisto. Dal 2010 quindi il complesso delle ex-carceri è tornato di proprietà del Demanio dello Stato.
All’assessore De Maio che ha sostenuto che “il finanziamento di 35 milioni di euro per la copertura del trincerone ferroviario ovest, a monte di via S.Eremita, è stato ottenuto per collegarci direttamente con il complesso delle ex-carceri”, Lambiase risponde che si tratta di una vuota promessa, in quanto “come previsto dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (vedi Delibera CIPE del 28 febbraio 2018), l’assegnazione dell’80% dei fondi disponibili (in tutta Italia 934 milioni di euro) sarà trasferita agli Enti locali solo nel 2025”.