Rientra anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nella maxi inchiesta della Procura di Napoli sul ciclo dei rifiuti. E’ quanto emerge dall’avviso di proroga delle indagini firmato dai pm di Napoli Francesca De Renzis e Giulio Vanacore nei confronti di 26 persone tra politici regionali, tecnici, dirigenti ed ex dirigenti di Asia e Sapna, le società pubbliche dei rifiuti di Napoli e della provincia. L’inchiesta, che punta a chiarire aspetti determinanti della gestione delle ecoballe e della raccolta differenziata, coinvolge anche l’ex sindaco di Salerno, oltre al vicepresidente regionale Fulvio Bonavitacola e all’assessore all’Ambiente del Comune di Napoli, Raffaele Del Giudice.
I magistrati ipotizzano, nei confronti della Regione Campania, i reati di omissione di atti di ufficio in relazione al mancato smaltimento delle ecoballe e anche in relazione al mancato commissariamento degli enti inadempienti agli standard imposti dalla Ue.
L’avvocato Andrea Castaldo, difensore di De Luca e Bonavitacola, come riportato dall’edizione online de ‘Il fatto quotidiano’, ha sottolineato che il governatore non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia e si dichiara pronto a consegnare ai pm la documentazione attestante l’attività svolta nel settore dei rifiuti e la correttezza dell’operato dei suoi assistiti.