L’ordinanza restrittiva sugli spostamenti, emessa dalla Regione Campania nella giornata di ieri, ha sortito reazioni contrapposte, non tutte inclini a sposare la linea dura del governatore. L’ordinanza prevede che chi si riversa in strada senza un valido motivo sarà segnalato al competente Dipartimento di prevenzione dell’Asl e scatterà l’obbligo immediato di quarantena domiciliare con isolamento fiduciario. La Regione considera situazioni di necessità le esigenze primarie delle persone, per il tempo strettamente indispensabile, e degli animali d’affezione, da accompagnare in aree contigue al proprio domicilio. Poi sono consentite le uscite per motivi di salute e lavoro.
Per De Luca l’uscita per una minima attività motoria è da vietare, mentre la circolare del Viminale specifica che gli spostamenti sono consentiti anche per svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro. Molti giuristi si sono espressi sulla questione, rilevando profili d’illegittimità. Si contesta al governatore un eccesso di potere anche su materie non di sua competenza, nonostante l’intollerabile atteggiamento di alcuni cittadini. Il docente Alberto Lucarelli, intervenuto sulle pagine dell’edizione campana del quotidiano La Repubblica, ha condannato il crescendo giuridico di De Luca: “Con l’ordinanza numero 15, da Stato di Polizia, si è sostituito agli organi dello Stato, disponendo provvedimenti non attuativi, esecutivi o integrativi, ma molto più statali. Da ora, la libertà di circolazione in Campania è di fatto non limitata, ma negata”.
Già nella serata di ieri, dopo l’infuocato intervento del pomeriggio, era giunta la rettifica dalla Regione: “Resta la possibilità di fare attività sportiva e motoria all’esterno, rispettando la distanza di un metro”. Un palese dietrofront, che da solo ha vanificato buona parte del discorso pronunciato ai cittadini qualche ora prima. Salvo poi rincarare la dose, affidando a un chiarimento sull’ordinanza, diffuso nelle ultime ore, considerazioni che confermano la linea dura. “L’attività sportiva, ludica o ricreativa all’aperto in luoghi pubblici o aperti al pubblico non è compatibile con il contenuto dell’ordinanza”.
Per il governatore, le numerose persone continuano a riversarsi sui lungomare, sulle spiagge, strade ed altri spazi aperti della regione, risultano ancora insuscettibili di concreto monitoraggio e controllo da parte delle Forze dell’Ordine anche al fine di assicurare l’effettivo rispetto della distanza minima di sicurezza di un metro. Ed è per questo che De Luca ha scritto questa mattina al Prefetto di Napoli e a tutti i Prefetti della Campania chiedendo l’urgente attivazione di pattuglie delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate per la vigilanza, anche in affiancamento alle Polizie Municipali, per l’azione di deterrenza e contrasto sul lungomare campano, nelle zone aperte e nelle località nelle quali sono stati rilevati i più frequenti assembramenti e fenomeni di mobilità ingiustificata. Inoltre, per ragioni di coordinamento organizzativo, è stato richiesto di conoscere il numero delle pattuglie messe a disposizione. Tra le raccomandazioni generali, il Presidente De Luca ha rivolto inoltre un invito ai Comuni e alle Forze dell’Ordine affinché vengano presidiati i lungomare e i luoghi tradizionalmente affollati di domenica, per evitare che vi siano assembramenti di persone non autorizzati.
E anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha inviato una lettera al Prefetto di Salerno S.E. Francesco Russo con la richiesta dell’ausilio dell’esercito in strada.
“Sono a richiedere, ai sensi anche della recente Ordinanza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l’ausilio dell’Esercito nel territorio della città di Salerno con finalità dissuasive e di controllo delle violazioni dell’obbligo di restare in casa. Purtroppo anche nelle ultime ore abbiamo avuto modo di verificare assembramenti e persone a passeggio senza comprovato motivo; in special modo sul Lungomare Cittadino. È necessario intervenire immediatamente con la massima durezza per non vanificare gli enormi sacrifici che la stragrande maggioranza della popolazione sta compiendo con disciplina e senso civico”.