Il duello tra Governo e Regioni, che ha avuto il suo apice nel corso dell’emergenza sanitaria, è stato oggetto dell’esordio del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in occasione del consueto appuntamento in diretta fb del venerdì: “Se proseguiamo con i ritmi attuali ci impieghiamo tre anni a vaccinare. Se c’è una critica da fare è al governo nazionale non alle regioni. L’unico appunto da rivolgere alle regioni del Nord è la fretta di aprire subito, al punto da avere poi criticità diffusa. La produzione di vaccini era l’unico vero compito nazionale: lo Stato ha la responsabilità. La distribuzione è stata un altro disastro, si è verificato un mercato nero dei vaccini e la Campania è stata penalizzata. Abbiamo 30mila vaccini in mi meno dell’Emilia Romagna, che ha meno abitanti della Campania, la Lombardia ha una popolazione superiore del 40% in più ma ha ricevuto più del doppio dei vaccini della Campania. Dobbiamo recuperare ciò che ci spettava in precedenza secondo il criterio una persona, un vaccino. La distribuzione deve essere equa. La Regione Campania ha denunciato di aver ricevuto 200.000 vaccini in meno dal Commissariato di Governo: una sperequazione dannosa che il governatore De Luca ha chiesto di sanare entro il mese di aprile.
Complessivamente in Campania la somministrazione della 1° dose ha superato il mezzo milione di cittadini (506.658). Con la seconda dose sono stati vaccinati 233.999 campani, per un totale di 740.657 somministrazioni: “I risultati della Campania nelle somministrazioni è un risultato d’eccellenza considerando i dipendenti e i vaccini in meno. C’è un problema riguardo agli over 80 domiciliati, innanzitutto di sicurezza. Necessitiamo dell’aiuto di altro personale e la risorsa degli specializzandi fa parte di quella mobilitazione ideale per vincere questa guerra. Daremo accelerazione appena arriveranno i vaccini. Per quanto riguarda il personale sanitario siamo in conclusione, abbiamo iniziato le categorie fragili. Sulla scuola stiamo valutando la possibilità di vaccinare gli studenti per completare l’intero mondo della scuola e riaprire in sicurezza”. Poi, il punto sulle priorità e sull’accordo sottoscritto dalla Regione Campania per la fornitura del vaccino russo Sputnik: “Procederemo per età e per comparti economici, a iniziare da quello turistico: dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra esigenze sanitarie ed esigenze economiche. L’immunizzazione della popolazione campana dovrà terminare entro l’autunno. Ad oggi non abbiamo quantitativi necessari per perseguire quest’obiettivo. Come Regione Campania abbiamo sottoscritto un accordo di fornitura con Sputnik, anche se ancora non approvato in Italia. Il contratto prevede che diventi operativo dopo l’approvazione da parte dell’Ema. Questa scelta può aprire una strada anche per l’Italia: una volta soddisfatte le esigenze della nostra popolazione, forniremo i vaccini al Paese anche se investiamo noi risorse. Non staremo al ricatto delle case farmaceutica. Sputnik è stato utilizzato a San Marino e in oltre sessanta Paesi nel mondo. Allo Spallanzani stanno valutando le qualità del vaccino con i colleghi russi e se entro un mese arriverà l’approvazione da parte dell’Aifa avremo un’arma in più per vincere la guerra. Deve crescere il clima di mobilitazione“.
“Voglio aprire una polemica in quest’Italia impazzita. – ha poi introdotto il governatore – Ho registrato un elemento per metà bizzarro, per metà delinquenziale. Persone amiche mi hanno chiesto come sto. Questa storia è andata avanti per mesi e poi su un giornalaccio è stata fabbricata una notizia che ho scoperto essere stata preparata per la campagna elettorale. Secondo questa notizia mi sarei operato a Peschiera del Garda dopo una preparazione in Basilicata, probabilmente a base di aglianico del Vulture.”