Crocevia di arte, musica e fotografia, una dolce babele di stili, esibizioni canore, questa la perfetta sintesi di ciò che è stata la manifestazione artistica e culturale curata dal direttore artistico Anna Vittoria Fattore, dall’Associazione Culturale Controra e dal Collettivo Artistico Argo. Il resoconto della serata è stato più che positivo, con numerosi giovani artisti che con grinta e passione non hanno perso l’occasione per mostrare tutto il loro talento, che si è espresso attraverso ogni singola forma d’arte; dalla pittura alla fotografia, dalla musica alla danza, fino ad arrivare alle performance teatrali.
L’evento si è svolto tra il pomeriggio e la sera del 5 settembre a Nocera Inferiore, ed è stato ospitato all’interno della più ampia cornice del Castello Fienga. L’antico Rudere si trova sulla sommità della Collina del Parco, come a voler sorvegliare l’intera città. Nonostante sia circondato da una fitta vegetazione e sia difficilmente raggiungibile, il Castello del Parco – come si è soliti chiamarlo – fin da quando venne espropriato alla Famiglia Fienga è stato da sempre luogo di interesse storico e culturale, anche se, come ha segnalato lo stesso Fondo Ambiente Italiano (FAI), esso è da sempre poco valorizzato.
“Crocevia”, la voce degli artisti in un evento artistico a 360 gradi
Alcuni dei sessantaquattro protagonisti dell’evento, prima e dopo la loro esibizione, non hanno perso l’occasione per esprimere quanto per loro sia stato importante prendere parte a questa iniziativa, come Maria Chiara De Matteo, la quale si è detta molto felice nell’aver ricevuto l’invito per partecipare al progetto, che si fa promotore di una tipologia di evento molto affine ad un’idea di arte che si racconta a 360 gradi, avendo infatti unito in un Crocevia di stili, arte, danza, fotografia e performance teatrali.
Fuori da qualsiasi retorica, si può dire a gran voce che sia stato un progetto nato dai giovani, per i giovani, come sottolinea anche Luigi De Angeli. Il giovane pianista, impegnato da anni nella musica, si è detto felice di aver partecipato all’evento proprio per la sua maniera innovativa di intendere l’arte, ovvero qualcosa di stimolante e che abbraccia qualsiasi campo in un modo non statico, ma quasi filosofeggiante.
Infine, Vanessa Apicella, facendo eco ai propri colleghi, ha tenuto a dire quanto per lei sia stata questa una vera e propria occasione per mettersi in gioco. “Non sono pittrice, ci spiega, ma dipingo da quando sono piccola e, da amante dell’arte in ogni sua forma, sono davvero felice di aver partecipato ad una manifestazione di così ampio respiro, dove sono riuscita a dare forma a quella che da sempre è la mia grande passione”.
“Crocevia”, incontro di stili nella cornice di Castello Fienga
Torna la cultura a Nocera, dicevano alcuni, proprio perché la capitale dell’Agro Nocerino – Sarnese, non sempre felicemente nota, è stata ben lieta di constatare quanti ragazzi e ragazze, mossi da una profonda passione per la musica, l’arte, il canto e la danza, abbiano avuto il forte desiderio di mettersi in gioco, nonostante le continue minacce di pioggia, che però non è riuscita a rovinare l’atmosfera di un evento che si è protratto dal tramonto fino a tarda sera.
“L’evento è andato molto bene, ci hanno raggiunti circa trecento persone, molte di più di quelle consentite ma questo resta un segreto. Siamo stati una squadra, le persone ci sono venute a trovare, e noi abbiamo fatto un miracolo. Perché di questi tempi mettere insieme l’arte, tanti range di età diverse e animare la curiositas – quel fuoco sacro dentro ognuno di noi – forse è proprio un miracolo”.
Queste le parole del direttore artistico Anna Vittoria Fattore la quale, insieme all’Associazione Culturale Controra e al Collettivo artistico Argo, ha cercato di animare l’estate nocerina, portando via con sé il ricordo del mare e delle vacanze e alleggerendo così l’arrivo del mese di settembre.
“È stato un sacrificio – continuano così gli organizzatori – non nel senso comune di “sacrificio”, quello che implica sforzo, fatica. Nel senso antico di “sacrificio”, cioè fare qualcosa di sacro, di caro agli dèi”
“È stato un viaggio, un viaggio di quelli dove non sai esattamente dove stai andando, perché non ci sei mai stato, e anche perché una vera e propria cartina geografica non ce l’hai. Però hai una bussola, una bussola che punta solo a nord. E noi abbiamo soltanto scelto di seguirla”.
Chissà se Crocevia – evento dal nome emblematico – non sia stato una sorta di nuovo sodalizio tra arte e musica, tra musica e spettacolo, tra pittura e fotografia, un racconto questo che si intreccia con i numerosi eventi che nascono e si sviluppano nel cuore delle del rudere, si devono anche ad un’Associazione di giovani nocerini, Ridiamo Vita al Castello, nata nel 2014 allo scopo di conferire nuovamente il valore storico e artistico a questo luogo, per lungo tempo dimenticato e abbandonato.
È questo che si augurano non solo i membri delle associazioni che hanno curato quella che ci si augura possa diventare la prima di Crocevia, ma anche la città intera, rimasta a lungo orfana della sensibilità dell’arte.