Il premier Giuseppe Conte si è presentato alla Camera dei Deputati per chiedere la fiducia al Governo. In attesa della sfida del Senato di domani, dove i numeri risicati impongono cautela sull’effettiva possibilità di procedere con l’esperienza di Governo così come concepita dall’agosto del 2019, a Montecitorio i numeri sono solidi e il voto di fiducia non riserva trappole all’attuale maggioranza. Il premier ha riservato a Matteo Renzi, artefice di una crisi di Governo in piena pandemia, parole dure: “Confesso di avvertire un certo disagio per questa crisi che si consuma mentre molti cittadini ancora soffrono per la perdita di qualcuno e per la quale non ravviso alcun plausibile fondamento. Ma arrivati a questo punto non si può cancellare quanto accaduto. Adesso si volta pagina”.
Conte lancia poi un appello ai “volenterosi” e si impegna per una legge elettorale proporzionale, riconoscendo l’unità che ha guidato la maggioranza nel corso dell’avventura di governo. “Chiedo un sostegno trasparente alle forze parlamentari volenterose, che si collocano nel solco delle tradizioni europeiste. Nei mesi drammatici della pandemia questa maggioranza ha dimostrato grande responsabilità, raggiungendo convergenza di vedute, risolutezza di azione anche nei momenti più difficili. Se io oggi a voi che siete in Aula e ai cittadini posso parlare a nome di tutto il governo a testa alta non è per l’arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori, ma per la consapevolezza di chi ha impiegato tutte le energie possibili per la comunità nazionale“.
Il Presidente del Consiglio rimarca poi il contributo delle forze di opposizione nella gestione dell’emergenza epidemiologica. Ma al termine vertice del centrodestra tenutosi alla Camera, i deputati hanno confermato la risoluzione unitaria che respinge le comunicazioni di Conte ed esprime il no alla fiducia. Il centrodestra tornerà a riunirsi anche questa sera, dopo il voto parlamentare. Nel frattempo, alle 17 è programma l’assemblea di gruppo del Pd con il capogruppo Andrea Marcucci ed il segretario Nicola Zingaretti.