Oggi in Italia si è registrato un deciso calo dei contagi. Lo ha riferito la Protezione Civile nel corso dell’ormai canonica conferenza stampa delle 18.00. Nel Paese sono stati accertati 101.739 casi totali. Superata, dunque, la soglia drammatica delle centomila positività al Covid-19. “Stiamo assistendo a dei dati che sono esattamente in linea con quelli degli ultimi giorni, cioè cala il numero dei soggetti che risultano positivi, pur a fronte di un numero di tamponi non inferiore a quello degli altri giorni, e il numero di chi ha bisogno di essere ricoverato in terapia intensiva non è più così marcatamente alto come all’inizio della scorsa settimana”, ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, che ha poi ha aggiunto in merito al picco: “Mi sono già espresso, non è facile fare una previsione di 5-7-10 giorni. Ci sono varie ipotesi, preferisco valorizzare il rallentamento nella crescita degli infetti, della pressione sui pronto soccorso e la riduzione del carico sulle terapie intensive”.
Certamente, aggiunge Locatelli, ci sarà un prolungamento delle misure ma la decisione sulla durata è una scelta che spetta al decisore politico: “Stiamo vedendo dei risultati e questi risultati non li avremmo ottenuti senza le misure di contenimento. E questa è una ragione per continuare a fare questi sacrifici”.
Nel frattempo un segnale di svolta proviene da uno studio condotto e pubblicato dall’Einaudi Institute for Economics and Finance (Eief), che indica tre date, sulla base statistica dei dati forniti quotidianamente dalla Protezione Civile, sulla fine dei contagi. Il giorno dei contagi zero in tutto il Paese, sulla base di queste curve, potrebbe essere il 5, il 9 o il 16 maggio. Ma tutto dipende dalle differenze sostanziali di crescita tra una Regione e l’altra. Seguendo la curva più ottimistica, in Liguria, Basilicata e Umbria la data potrebbe essere addirittura il 7 aprile seguite dalla Puglia il 9 aprile, Sicilia il 14 aprile. Poi Veneto e Piemonte il 15 aprile, nel Lazio il 16 mentre in Campania il termine ultimo è previsto per il 20 aprile. Occorrerà più tempo invece per la Lombardia in quanto regione più colpita, 22 aprile, e per l’Emilia Romagna, 28 aprile. L’ultima invece la Toscana che nella migliore delle ipotesi potrebbe toccare quota zero il 5 maggio.