Da quando si sono registrati i primi casi di Coronavirus in Italia, è scattata la psicosi anche qui. Mascherine introvabili, gel igienizzanti a venduti a prezzi esorbitanti su Internet e tanta, tanta paura sui social.
Attualmente, in Campania, nonostante le notizie che ogni giorno vengono fuori dai vai siti d’informazione, non ci sono casi accertati di Coronavirus. Infatti, tutte le persone che nei giorni scorsi si sono recate ai vari Pronto Soccorso della provincia di Salerno con sintomi simili a quelli provocati dal nuovo virus sono state sottoposte a profilassi e definite prive di Coronavirus.
Tuttavia, l’attenzione rimane alta, anche a Salerno.
Il Comune di Salerno assumerà ogni iniziativa di pubblica utilità ed ogni provvedimento di propria competenza nel rigoroso rispetto di ordinanze e protocolli disposti a livello nazionale e regionale. Stamane il Sindaco Vincenzo Napoli ha incontrato il Prefetto Francesco Russo verificando una totale visione d’intenti.
È stato concordato di convocare nelle prossime ore una riunione del Comitato Provinciale Ordine Pubblico e Sicurezza per recepire le indicazioni che saranno assunte nel corso degli incontri che il Presidente della Regione Campania sta svolgendo con i vertici sanitari e la Protezione Civile.
“Stiamo monitorando la situazione sia nelle strutture sanitarie sia per quanto riguarda i cittadini che hanno effettuato spostamenti da e per le zone colpite in queste ore dal virus COVID-19 (Coronavirus) – ha dichiarato il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese, tramite un comunicato stampa – Vorrei chiarire la situazione per quanto riguarda il pullman che sta rientrando ora da Viareggio e che sabato mattina ha visto i nostri concittadini fare una visita turistica a Venezia, prima che scoppiasse l’allarme contagio nel Veneto. Si tranquillizza la popolazione che non solo non ci sono sintomi né manifestazioni del virus nei viaggiatori, ma che a seguito delle circolari emesse dal Ministero della Salute, osserveranno a scopo precauzionale una quarantena di 15 giorni”.
A Eboli è stata disposta la sospensione delle attività didattiche. L’ordinanza è stata emessa esclusivamente per garantire gli interventi di sanificazione degli ambienti di tutte le scuole di ogni ordine e grado della città.
A Buccino, il sindaco Nicola Parisi ha emanato un’ordinanza con la quale ha sospeso le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado in quanto “sul territorio del comune di Buccino ci sono persone provenienti dl comune di Codogno (Lodi), riconosciuto come focolaio di coronavirus”.
Prevenzione anche in Cilento, in particolare a Camerota, dove il sindaco Mario Scarpitta ha predisposto l’isolamento per un ventenne di Lentiscosa e tutta la sua famiglia, “in via precauzionale” – fa sapere. Il giovane gioca nella locale squadra di calcio e il primo cittadino ha rimandato, a data da destinarsi, l’imminente partita Lentiscosa – Novi Velia. Anche a Prignano Cilento, il sindaco Giovanni Cantalupo ha inviato un comunicato ufficiale in cui chiede a tutti i cittadini interessati a spostamenti da e per le zone focolaio italiane di rivolgersi al Comune e agli uffici della Polizia Municipale.
La stessa cosa vale per il comune di Laviano, dove il sindaco Oscar Imbriaco ha emanato un comunicato in cui chiede a tutti i cittadini interessati a spostamenti da e per le zone definite focolai del coronavirus di comunicare tutti i propri movimenti.
I sindaci dei comuni del DS 67 di Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Fisciano e Mercato San Severino hanno emanato un comunicato congiunto in cui comunicano “che i cittadini di rientro da zone in cui sono stati accertati casi di Coronavirus (COVID-2019) e che abbiano o ritengono di aver avuto “Contatto stretto” con il virus laddove per “Contatto stretto” si intende:
- Operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2.
- Essere stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19.
- Vivere nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19.
- Aver viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all’interno dell’aereo indicando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.
Dovranno informare il Sindaco del comune; non recarsi presso il pronto soccorso; contattare il numero verde regionale 800 90 96 99 attivo tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00; restare a scopo precauzionale in auto isolamento fino a intervento del personale sanitario; contattare il 118 per prima procedura di triage telefonico”.
Intanto – come era facile immaginare – la situazione all’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno non è delle più tranquille. Le strutture ospedaliere, negli ultimi giorni, sono state prese d’assalto dai cittadini dopo la psicosi scattata per i casi di contagio nel Nord Italia. L’appello a rimanere nelle proprie abitazioni nel caso si presuma di aver contratto il Coronavirus viene da Angelo Gerbasio, direttore sanitario e coordinatore dei presidi ospedalieri dell’azienda universitaria Ruggi d’Aragona: “Non venite al pronto soccorso se non per gravi problemi respiratori: se sospettate un eventuale contagio da coronavirus, restate a casa e avvertite il medico di famiglia o il 118 che interverranno prontamente e sarete così seguiti dai sanitari direttamente sul posto. Purtroppo l’arrivo in massa ai vari pronto soccorso intasa il lavoro della dirigenza medica e del comparto a discapito delle urgenze”.
Intanto, all’Ospedale di Salerno si sta pensando di ampliare gli spazi del reparto Malattie Infettive per far fronte ad eventuali casi critici, sebbene al momento – è importante specificarlo – non si siano verificati.