È l’ennesimo di una lunga serie, il comunicato che porta la firma di Margaret Cittadino, Maria Grazioso, Vinicio Colangelo e Pasquale Trotta e rivolto alle istituzioni sanitarie salernitane per l’attivazione dell’assistenza domiciliare per malati Covid.
Non è la prima volta che il Tribunale per i diritti del malato di Salerno e Cittadinanza Attiva si spendano per porre attenzione su una problematica – quella dell’assistenza a casa a Salerno, appunto – ancora troppo ignorata.
All’interno del comunicato si legge: “Perché le Asl di Napoli, Caserta e Avellino hanno attivato l’assistenza domiciliare per i pazienti Covid o sospetti Covid non ospedalizzati e l’Asl di Salerno, nonostante le richieste, non ritiene di attivarla e non fornisce nemmeno una spiegazione a questo comportamento omissivo e trasgressivo delle norme nazionali e regionali?”
Molti dei pazienti affetti da Covid-19, infatti, non sono ricoverati presso le strutture ospedaliere della città di Salerno e vivono il proprio periodo di malattia a casa. Ciò che Cittadinanza Attiva vuole sottolineare, però, è lo stato di abbandono in cui questi cittadini sono stati lasciati durante questo difficile periodo. Non presentare sintomi o presentarne di lievi, non significa poter affrontare il virus in solitaria.
“Riceviamo ancora segnalazioni – continua il comunicato – di cittadini che aspettano più di venti giorni per effettuare i tamponi, segnalazioni di cittadini positivi al Covid che hanno scelto di stare a casa per non intasare il Pronto Soccorso e non sanno come fare per eseguire un esame o una radiografia del torace o avere un interlocutore”.
La stessa Margaret Cittadino, coordinatrice territoriale del Tribunale per i diritti del malato, ricordiamo, è stata contagiata dal nuovo Coronavirus e ha scelto di curarsi a casa, consapevole della difficile situazione in cui versa la sanità in questo periodo, non presentando sintomi molto gravi.