Prescrizioni rigorose per allentare il lockdown. La famigerata “fase due”, il momento in cui il Paese uscirà dalla quarantena di massa, scatterà il 4 maggio, e il premier Conte ha iniziato a fornire le linee guida ai cittadini per affrontare una fase comunque delicata, di convivenza forzata con il virus, di prevenzione e di controllo del rischio. Mascherine e mantenimento delle distanze. Un programma differito a tappe, che prevede la riapertura degli esercizi per la cura della persona e di ristoranti e bar il 1 giugno e conferma la possibilità degli spostamenti all’interno della Regione con le regole di prima, spostamenti mirati per far visita a congiunti, accesso a parchi ville e giardini pubblici, attività motoria a distanza di un metro.
“Inizia la fase 2, grazie ai sacrifici fin qui fatti stiamo contenendo la diffusione. Nella fase più acuta ci sono stati momenti in cui l’epidemia sembrava fuori controllo. Ora inizia per tutti la fase di convivenza col virus, in questa fase la curva del contagio potrebbe risalire ma dobbiamo affrontarlo con metodo e rigore. Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno. Evitare il rischio che il contagio si diffonda mantenendo le distanze di sicurezza, anche nelle situazioni familiari. Teniamo conto che gli scienziati ci dicono che un contagiato su 4 è nelle relazioni familiari. L’unico modo per convivere con il virus è la distanza sociale. Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà e avremo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia mantieni le distanze. Il governo dovrà vigilare ed essere pronto per intervenire in modo tempestivo laddove l’andamento della curva epidemiologica divenisse critica. Stiamo affrontando una prova molto dura, ci aspetta una sfida molto complessa e mi rendo conto che molti di voi vorrebbero un definitivo allentamento delle misure. Potremmo affidarci alla rabbia e al risentimento e non manca l’elenco delle occasioni, oppure potremmo scacciare via rabbia e risentimento pensando a cosa poter fare per favorire la ripresa. Tutti indistintamente nei prossimi mesi dobbiamo gettare le basi per la ripartenza del paese, il governo farà la sua parte, serve una stagione intensa di riforme per cambiare ciò che nel Paese non funziona da tempo. Ci siamo battuti e continueremo a batterci per cambiare le cose che non vanno. Il piano parte dal 4 maggio e colgo l’occasione per ringraziare la squadra di esperti coordinata dal dottor Colao. Per quanto riguarda la convivenza con il virus dovremo adottare tutte le precauzioni e i dispositivi di protezione individuale di cui siamo pronti a calmierare i prezzi. L’ordinanza prevede il pagamento di 0.50 eurocent per le mascherine chirurgiche, il Recovery Fund è uno strumento innovativo di cui l’Italia, purtroppo, dovrà approfittare, la reazione in Europa deve essere comune e veloce. Dobbiamo essere orgogliosi per il risultato ottenuto, il sistema Italia ha ottenuto questa risposta. Se non avessimo dato questa prova di orgoglio a livello internazionale non avremmo mai conseguito questo risultato, ora però dobbiamo tradurre la volontà politica di introdurre questo strumento per confermarlo in termini di lavoro tecnico ed evitare che attraverso questo strumento si maturi più debito pubblico. Stiamo lavorando per le misure economiche, siamo consapevoli che siate insoddisfatti. Lo sforzo è elevato, il numero di richieste giunte all’Inps è molto elevato. Mi scuso personalmente per i ritardi, è una situazione senza precedenti. Questa mole veniva trattata in ben 5 anni, in un mese abbiamo accontentato buona parte delle richieste. Nel prossimo provvedimento avremo più aiuti alle imprese, il nostro obiettivo è avere non più sussidiati ma più occupati. Non dimentichiamo il turismo che non riuscirà a recuperare, non lasceremo gli operatori da soli. Il settore avrà bisogno di una robusta iniezione di fiducia e sostegno. Prepariamo un decreto: lo sblocca paese. Il nuovo dpcm entrerà in vigore dal 4 maggio, per le 2 settimane successive avremo una conferma generalizzata per le misure di distanziamento e gli spostamenti. All’interno delle regioni rimarranno le stesse giustificazioni: motivi di lavoro, motivi di salute. Aggiungiamo la possibilità di spostamenti mirati per far visita ai congiunti mantenendo il divieto di assembramento. All’interno delle regioni sono consentiti gli spostamenti così come sono adesso, sarà vietato muoversi fra regioni a meno che non sia per esigenze lavorative, urgenza assoluta o motivi di salute. Introduciamo una regola più stringente per coloro che manifestano febbre maggiore di 37.5: limitare i contatti sociali, avvisare il medico curante, rimanere a casa. Sarà consentito l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici con la condizione che vengano contingentati gli ingressi. Sarà possibile allontanarsi dai pressi della propria abitazione per le attività sportive, dal 4 maggio saranno consentiti gli allenamenti per gli sportivi professionisti che praticano discipline individuali mantenendo le distanze e a porte chiuse. Per quanto riguarda le cerimonie funebri, saranno consentite con l’esclusiva partecipazione di congiunti fino a un massimo di 15, possibilmente all’aperto mantenendo il distanziamento sociale. -consentiamo dal 4 maggio una maggiore attività, bar e ristoranti possono fare consegne a domicilio. Sarà consentita anche attività con asporto ma non sarà possibile fare assembramenti. Per quanto riguarda le attività produttive noi riapriamo dal 4 maggio tutta la manifattura tutto il settore delle costruzioni e la manifattura funzionale alle costruzioni, lo facciamo con un piano ben articolato. E’ consentita su presupposto che tutte le aziende rispetteranno i protocolli di sicurezza sul lavoro. Un passaggio critico è quello dei flussi, ci sarà un protocollo anche per le aziende di trasporto redatto dalla ministra De Micheli. Con questa somma di protocolli ci avviamo ad allentare il lockdown, attenzione perché abbiamo predisposto un meccanismo di collaborazione più integrata con le regioni che dovranno aggiornarci sulla curva epidemiologica giornaliera. Pervenuti questi dati il Ministero della Salute e l’ISS potranno intervenire a livello locale, non possiamo permettere che la curva risalga. Vogliamo anticipare alcuni dettagli del piano messo a punto, il 18 maggio abbiamo in programma una riapertura del commercio al dettaglio e alle costruzioni. Abbiamo in animo di riaprire musei, mostre e biblioteche ed anche gli allenamenti a squadre in campo sportivo, il 1 giugno è la data per cui vorremmo riaprire bar, ristorazioni, parrucchieri, barbieri e centri estetici. Faremo il possibile per intervenire in merito ad altre attività in modo da consentire una programmazione molto più cauta anche per la stagione balneare”.
(Hanno collaborato Alfredo Mercurio e Stefano Ferrara).