Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha partecipato a Vallo Della Lucania, al convegno per il ‘’Manifesto per il Mezzogiorno’’, documento stilato dalla Fondazione Grande Lucania Onlus e che racchiude dieci proposte per lo sviluppo delle aree interne e per il contrasto dello spopolamento. Il senatore del M5s Francesco Castiello, promotore della visita di Conte, nel corso dell’incontro con Paese Sud aveva definito il Manifesto “un nuovo Piano Marshall per il rilancio del Sud”. A conclusione dei lavori Giuseppe Conte, toccando, nel corso di un intervento articolato, quelle che sono le questioni cruciali per le aree del meridione d’Italia, ha annunciato un piano per il Sud entro fine anno: “Se riparte il Sud, riparte l’Italia intera”.
LA CRONACA
19.19 Sale sul palco il Presidente del Consiglio: “Grazie per quest’accoglienza. L’incontro mi offre tanti spunti di riflessione, mi è stato presentato ufficialmente il Manifesto per il Mezzogiorno. Ringrazio il senatore Castiello e la Fondazione Grande Lucania, che rinvigorisce la tradizione meridionalista. Ho un brutto difetto, quando prometto mantengo la parola: non potevo mancare. Questa mia presenza è anche il segno verso questo territorio. Quando esploro i territori meno esplorati del Paese, scopro sempre chi ci è passato prima di me in veste istituzionale: Aldo Moro. Dobbiamo riportare il Mezzogiorno su una traiettoria di crescita sostenuta. Ci muoviamo come agenda di governo attorno alla Coesione Nazionale. Negli ultimi decenni i divari territoriali sono aumentati in dismisura pesando sullo sviluppo del Paese e provocando l’inaccettabile migrazione di massa che ha coinvolto un milione di persone negli ultimi 15 anni. L’impoverimento del capitale umano del Mezzogiorno è stata causata da un crollo degli investimenti pubblici e dalle carenze infrastrutturali. Se non cresce il Sud, non cresce l’Italia, il Pil ne risentirebbe in maniera significativa e drammatica. Il Sud continua a esportare ingenti risorse intellettuali. Non dobbiamo accettare passivamente questa situazione. Dobbiamo mettere a punto questo piano, abbiamo fretta. Entro l’inizio del nuovo anno approveremo un piano per il Sud. Sull’autonomia differenziata c’è una condivisione tra le regioni, ci siamo mossi in un quadro completamente diverso rispetto a mesi fa. Non pregiudicheremo la coesione sociale e nazionale. Al livello nazionale noi vi supporteremo. Per troppi anni la politica ha completamente trascurato il divario. Discuterò il Manifesto della Fondazione con il ministro Provenzano e discuteremo con attenzione ogni punto. Molti punti del Manifesto mi hanno letteralmente colpito, alcune misure, soprattutto sui trasporti, mirano a creare sviluppo. Ma nessuno può pensare di rilanciare un territorio con misure calate dall’alto. Il nostro Mezzogiorno tornerà allo splendore che merita”.
19.00 Il sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavellone, lancia l’allarme sui trasporti: “Il collega di Vallo della Lucania ha detto che sull’alta velocità Cristo si è fermato a Salerno. Per noi del Vallo di Diano anche la piccola velocità si è fermata a Salerno. La linea ferroviaria “Sicignano-Lagonegro” è stata chiusa al traffico ferroviario, sia merci che passeggeri, dal 1987″.
18.30 Il senatore cilentano del M5s, Francesco Castiello, Presidente della Fondazione Grande Lucania, illustra i dieci punti del Manifesto. Dal superamento dei ritardi nell’utilizzo dei fondi pubblici alla modifica della legge n. 158/2017 sui piccoli comuni, dagli sgravi per le assunzioni femminili alle misure ad hoc per i giovani, fino all’istituzione della Cabina di Regia per il Coordinamento e la Promozione dell’Agricoltura, dell’Agroalimentare e dell’Artigianato delle aree interne del Mezzogiorno.
17.50 I saluti istituzionali del sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia. Tocca poi al Presidente del Parco Nazionale del Cilento Tommaso Pellegrino e al Presidente della Banca del Cilento di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania, Pasquale Lucibello. Nel corso del suo intervento, il vicegovernatore della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, si sofferma sulla fine del commissariamento della sanità regionale e sull’abbandono delle zone interne.
17.25 Giuseppe Conte arriva al Teatro Auditorium “Leo De Berardinis” di Vallo. Richiamato a gran voce dai Treofan, il premier si avvicina e riceve in omaggio la divisa da lavoro degli operai. “Benvenuto presidente”, “Grazie, avete problemi se mi aspettate dopo?”.
16.50 Il premier Conte è giunto al Presidio Ospedaliero San Luca, dove farà visita al reparto di pediatria. Al suo arrivo il Presidente del Consiglio ha ricevuto l’applauso dei presenti.
16.24 A Vallo presente una delegazione dei lavoratori Treofan di Battipaglia. Nei giorni scorsi avevano indirizzato una lettera al premier Conte: “Caro premier Conte, saremmo lieti di poterti ospitare qui da noi alla Treofan di Battipaglia, per discutere di una vertenza che non trova soluzione da 1 anno ormai! Confidiamo, in Lei, nel dimostrarci che ogni Cittadino Italiano non è solo ed impotente contro un “sistema” che toglie lavoro, risposte e futuro!!!“. I lavoratori dello stabilimento ormai fermo da un anno hanno affisso degli striscioni lungo il tratto autostradale dove è transitato il Presidente del Consiglio dei Ministri. “Fermati Conte, passa da Battipaglia”, recitavano.