Se a livello nazionale la curva dei sondaggi ha perso il suo andamento esponenziale, esplosivo, allora siamo in prossimità del picco. Sarà quello il momento cruciale che innescherà la diminuzione dei contagi.
I dati, escludendo quelli lombardi, ancora fuori controllo, rivelano che le misure restrittive di distanziamento sociale stanno funzionando: senza il lockdown gli esperti prevedevano in molte regioni italiane almeno il doppio dei contagi. Ma non siamo ancora in una fase declinante. Con i dati attuali sarà inevitabile il prolungamento della quarantena di massa. Servirà tempo e gradualità.
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 73.880 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 97.689 i casi totali. “Nel fine settimana abbiamo registrato un calo nel numero dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva. Si tratta di un dato molto importante”, ha affermato Luca Richeldi, direttore dell’Unità di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma, intervenuto alla Conferenza stampa alla Protezione civile. L’esperto ha anche sottolineato che i numeri di questo fine settimana, quindi venerdì sabato e domenica, segnalano un sistema sanitario che sta rispondendo e l’efficacia delle misure adottate.
Per l’Iss, il fatto che l’epidemia stia ancora crescendo malgrado le misure del governo non deve generare allarme. I provvedimenti di chiusura più forti sono stati assunti da due settimane e mezzo, è ancora presto per vedere gli effetti rilevanti. Un decremento più spiccato dei contagi sarà visibile già a partire dai prossimi giorni.