I borsisti reclamano l’assunzione diretta. Senza ulteriori esami, coerentemente con gli obiettivi e le indicazioni del Ministero per la Pubblica Amministrazione in merito allo svolgimento dei concorsi: l’ulteriore prova scritta rallenterebbe ingiustificatamente l’iter concorsuale, e sarebbe quindi contraddittoria rispetto alle finalità di accelerazione delle procedure. Dopo 10 mesi di tirocinio la Ripam ha disposto un altro esame a giugno e per i 1865 risultati idonei nell’ambito del concorsone della Regione Campania, attualmente impegnati in un percorso formativo, si profila una prova scritta che appesantisce un percorso già accidentato e caratterizzato dall’incertezza di un’ulteriore selezione. Con il rischio, per i borsisti, di vanificare i sacrifici compiuti affrontando una lunga trafila e un tirocinio impegnativo, e per gli Enti di disperdere l’investimento sulla formazione. Senza considerare il fattore tempo e la necessità di procedere con l’assunzione del personale già formato presso gli Enti aderenti al Piano per il lavoro entro l’inizio dell’estate.
Dal consiglio regionale della Campania è spuntata una possibile mediazione da indirizzare al ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta: una prova scritta semplice con domande estratte da una banca dati concordata, con un numero ristretto di quiz e pubblicati prima della prova, così da potersi preparare senza patemi. In merito ai 500 idonei dopo le prime due prove scritte che non hanno ottenuto il tirocinio, i consiglieri regionali intendono chiedere lo scorrimento delle graduatorie utilizzando le risorse già stanziate dalla Regione per 10mila assunzioni, rispetto ai primi 2.243 posti messi a concorso.
Intanto la FP Cgil Campania è in presidio oggi a Palazzo Santa Lucia per chiedere alla Regione Campania di operare scelta di buonsenso sul Corso-Concorso Ripam: “A fronte di 2243 posti messi a concorso, i candidati sono 1863, numero ampiamente insufficiente a coprire tutti i posti disponibili. Se fossero approvate oggi le graduatorie, avremmo un deficit di quasi 400 posti. Sono state già sostenute due prove molto difficili, fare una terza prova è solo un dispendio di risorse e di energie, mentre Anci Campania chiede la disponibilità immediata di queste risorse umane nell’ambito del Piano per il Lavoro. Per questo chiediamo di procedere all’approvazione definitiva delle graduatorie e all’assunzione immediata di questi lavoratori che sono necessari per le pubbliche amministrazioni della Campania”.