“Guagliù vi benedico in nome della canna“. Queste le parole esclamate da Clemente Maccaro, in arte Clementino, durante il concerto di Capodanno tenutosi a Nocera Inferiore durante la notte del 31 dicembre scorso. Ad aggiungere una reazione di stupore e sospetto da parte della Polizia di Nocera, il gesto successivo del rapper nolano che avrebbe mostrato sul palco un enorme spinello, ribadendo che al suo interno ci fosse solo del tabacco. Lanciare dal palco delle bustine – che in realtà erano un tipico gadget dell’artista già donato in passato, durante i suoi spettacoli- è stato un ulteriore motivo di apprensione.
Frasi viste come una provocazione, un vero e proprio gesto che inneggia alle droghe leggere e pesanti, questo è ciò che è sembrato dall’esterno, ossia al Commissariato di Nocera che ha poi giustificato la scelta della rettifica, avvalendosi del fatto che sul posto erano presenti molti minorenni da tutelare.
A seguito dell’ipotesi di reato per istigazione all’uso di stupefacenti da parte della Polizia di Nocera Inferiore, la vicenda a tratti surreale, potrebbe concludersi con un’archiviazione del fascicolo – richiesta dal sostituto procuratore Gaetana Amoroso- in quanto il fatto non sussiste.
Un buco nell’acqua al cospetto del quale lo stesso Clementino ha fin da subito espresso il proprio punto di vista: “Non lanciamo certo cartine, marijuana o filtri al pubblico ma solo portachiavi con i titoli delle mie canzoni e cover di cellulari, sono gadget che ogni volta portiamo sul palco“.
Anche il manager di Clementino è intervenuto in suo sostegno, ribadendo che il cantante è sì a favore della liberalizzazione delle droghe leggere, ma non di quelle stupefacenti.
Anche il sindaco di Nocera, Manlio Torquato, a seguito dei fatti, dovrebbe sbloccare il pagamento destinato a Clementino, in modo da mettere un punto definitivo sulla spiacevole vicenda.