Un miliardo e mezzo di euro per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e per l’ammodernamento di quelli esistenti destinati a Comuni ed Enti d’ambito e altri 600 milioni per la realizzazione di progetti faro di economia circolare per rafforzare e implementare le filiere industriali strategiche e sopperire alla scarsità di materie prime il cui consumo avviene per il 65% proprio nelle città.
Dopo la pubblicazione dei decreti con i criteri di selezione per i progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE e tessili il Ministero per Traniszione ecologica ha pubblicato gli avvisi per la presentazione delle proposte finalizzate a ottenere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedicati all’economia circolare e da portare a termine entro il 30 giugno 2026.
Costruire nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernare quelli esistenti; realizzare progetti faro di economia circolare per rafforzare e implementare le filiere industriali strategiche sopperendo alla scarsità di materie prime il cui consumo avviene per il 65% proprio nelle città sono gli obiettivi dei due decreti del Ministero della Transizione. Le misure puntano allo sviluppo dell’economia circolare secondo i criteri guida del piano europeo d’azione con l’obiettivo di raggiungere i target europei di riciclo e contribuire fino al 50% al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.
Inoltre il decreto relativo all’approvazione del piano operativo per il sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione stanzia 500 milioni di euro per dotare l’Italia di strumenti tecnologicamente avanzati a difesa del territorio e delle infrastrutture, evitando il conferimento illecito di rifiuti, gli incendi e ottimizzando la gestione delle emergenze.