La Procura della Corte dei Conti della Campania ha emesso 34 contestazioni formali per la costituzione di una commissione speciale d’inchiesta sulle società partecipate che gli inquirenti hanno ritenuto “illegittima e dannosa“. Tra i destinatari figurano anche il governatore Vincenzo De Luca, l’ex presidente e attuale consigliere regionale Stefano Caldoro e il presidente del Consiglio regionale Rosa D’Amelio. Alla base dell’inchiesta, un esposto presentato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle nel quale si ipotizzava un danno erariale. La Commissione d’inchiesta, presieduta dal consigliere Luciano Passariello di Fratelli d’Italia, è passata di proroga in proroga dalla sua costituzione nella seduta consiliare del 9 dicembre 2015, fino alla relazione finale del 20 marzo 2018. Lo Statuto regionale, invece, prevede per le Commissioni d’inchiesta una “durata massima di 6 mesi“. Per i magistrati contabili si è trattato di un inutile doppione rispetto ad altre strutture interne ed esterne al Consiglio regionale della Campania. Ingiustificabile soprattutto in virtù del conseguente danno erariale, che ha provocato un aggravio di costi per la collettività pari a oltre 311mila euro, calcolati al 31 dicembre 2018. Ma dalle ultime verifiche pare che la somma possa anche aumentare.