Hanno espresso entusiasmo alcuni titolari delle attività che hanno deciso di riaprire dopo il periodo di lockdown causato dall’emergenza epidemiologica. I clienti hanno confermato la propria puntualità riempiendo la lista delle prenotazioni di pizzerie, centri estetici e barbieri.
Positiva, inoltre, la risposta dei proprietari dei negozi che, nonostante le spese molto onerose previste dal Decreto, hanno rispettato rigorosamente le regole per la sicurezza. Nelle pizzerie sono stati ridotti regolarmente i posti a sedere ed è stata effettuata costantemente la misurazione della temperatura corporea alla clientela. Gli interventi per l’installazione dei plexiglass alla cassa sono stati molteplici mentre sono state notevoli le richieste per gli interventi di sanificazione.
“Ripartiamo con entusiasmo e con molta paura ma sappiamo di dover accontentare anche i nostri clienti più fedeli. Nonostante siamo stati costretti a diminuire i posti e lavorare solo su prenotazione, abbiamo deciso, per il momento, di non aumentare i prezzi del nostro listino. I nostri clienti rappresentano l’unica speranza e, pur di accontentarli, siamo disposti all’ennesimo sacrificio”. Sono le dichiarazioni che accomunano molti titolari di attività, i quali raccontano anche di aver dovuto effettuare dei tagli sul personale per le lecite difficoltà economiche. Le uniche lamentele sono indirizzate alle autorità politiche, responsabili di aver promesso fondi che non sono mai arrivati.
Discorso più complesso per alcuni bar che hanno deciso di aumentare il prezzo del caffè fino ad 1 euro. Il rincaro è dovuto al periodo di crisi causato dai tre mesi di chiusura delle attività. Ad effettuare la variazione del listino sono stati maggiormente i proprietari che hanno deciso di tenere le serrande abbassate anche quando era possibile lavorare con il servizio take away.