MICAI 6: resta sostanzialmente inoperoso per gli interi novanta minuti, nessuna responsabilità sulle due reti veronesi.
KARO 5,5: nel primo tempo il suo presidio difensivo sulla fascia destra denota più di un’incertezza nei tempi d’uscita, finendo per favorire gli inserimenti avversari. Sembra quasi più utile quando prova a dare un contributo sovrapponendosi in fase di possesso. Nel secondo tempo ordinaria amministrazione, ma concede a Djordjevic tempo e spazio per effettuare il cross che frutta il raddoppio di Giaccherini.
MIGLIORINI 5,5: partita ordinata fino al minuto sessantotto, forse la migliore della stagione, poi il doppio clamoroso errore nell’azione che regala il secondo gol ai clivensi, quando sbaglia il rinvio e poi si fa uccellare sul taglio di Giaccherini.
JAROSZINSKI 5: anche per il centrale polacco il copione ricalca quello di tante altre partite, con alcuni apprezzabili ed energici interventi difensivi, una sortita in avanti con potente tiro centrale bloccato Semper, ma anche l’ingenuità in occasione del fallo da rigore su Djordjevic ed un paio di anticipi mal riusciti che fanno involare Cetter verso la porta granata.
CICERELLI 5: venti minuti densi di errore, caratterizzati da tre palloni regalati alle ripartenze del Chievo, ed uno scarso contributo alla fase difensiva. (LOMBARDI 5,5): vorrebbe spaccare il mondo, ma è stanco e caotico, calciando male un ottimo pallone servito da Kiyine e producendosi in qualche dribbling privo di lucidità. (CURCIO 5,5): prova a sovrapporsi per far valere il suo piede educato, ma i cross finiscono sullo stico degli avversari o tra le braccia del portiere veneto.
AKPRO 5,5: da mediano centrale non ha la possibilità di strappare nella metà campo avversaria, recupera e perde palloni nella stessa misura, viene ammonito, non si arrende ma termina la sua partita con un tiraccio inguardabile.
DZICZEK 6: uno dei pochi a raggiungere la sufficienza. Ottimo nel primo tempo a stoppare un’incursione di Giaccherini e, soprattutto, quando pennella il cross da fermo non sfruttato da Gondo e Djuric. Nella ripresa resta ordinato ma manca di intraprendenza in fase di costruzione.
MAISTRO 6: nel primo tempo, soprattutto nella fase iniziale, crea più di un problema al Chievo con i suoi tagli dalla sinistra, guadagnando punizioni, favorendo gli inserimenti di Kiyine e cambiando il fronte di gioco. Nella ripresa parte con una certa indolenza in fase difensiva, si vede meno nella trequarti veneta, ma comunque si accende con due estemporanee incursioni concluse da altrettanti tiri che trovano la deviazione in corner dei giocatori del Chievo.
KIYINE 6: due lampi sotto forma di precisi assist per Gondo e Lombardi, qualche intelligente cambio di gioco, ma anche tante pause e più di un errore gratuito.
GONDO 4: due strafalcioni sotto porta, troppo gravi a questi livelli, condannano il ragazzo ad un giudizio inevitabilmente severo. (JALLOW 5,5): parte con il fuoco in corpo, lasciando sul posto gli avversari in due occasioni ma palesando una certa fragilità in fase di conclusione. Poi guadagna un’altra opportunità sulla linea di fondo, prima di rendersi protagonista di una giocata che non è un tiro e neppure un assist per i compagni. Si spegne gradualmente, compiendo diverse giocate prive di senso.
DJURIC 5: calamita e smista qualche buon pallone, ma in area di rigore non palesa la determinazione e il cinismo dell’ultimo periodo, sbagliando una facile deviazione nel primo tempo e depositando un comodo pallone tra le braccia di Semper nella ripresa.
VENTURA 5,5: prova a sorprendere Marcolini schierando i suoi uomini con il 4-4-2, sapendo di poter trovare la superiorità numerica sugli esterni con i tagli dei laterali offensivi ed i cambi di gioco. La pianificazione tattica riesce solo a tratti, ma a parziale giustificazione bisogna menzionare gli errori madornali dei singoli, gli infortuni e qualche stanchezza di troppo palesata dai suoi uomini.