Giovanni Esposito è da poco più di un mese l’allenatore del Centro Storico. Il mister, subentrato a Giuseppe De Palma dopo un avvio al di sotto delle aspettative, sta pian piano riprendendo quota. Lo storico club salernitano, al terzo campionato di Promozione, è la seconda squadra di Salerno.
Ciao mister. Le ultime due partite hanno portato punti importanti in casa Centro Storico, contro formazioni ben allestite e più avanti in classifica. Eppure non hai voce…
«Le ultime due partite sono andate abbastanza bene. Abbiamo pareggiato due partite contro squadre davvero ostiche, Calpazio e Sporting Pontecagnano».
In gioventù hai avuto una buona carriera, da dove è partita?
«Io sono di Castellammare di Stabia. A 15 anni è mezzo ero già nel settore giovanile del Messina, ho visto gli anni 80′ della Serie D, un’altra cosa. Potremmo dire che era una specie di Serie C».
Hai deciso di diventare allenatore abbastanza giovane.
«A 30 anni e dopo tre infortuni. È a quel punto che consapevolizzato la decisione di iniziare questa nuova esperienza».
E hai iniziato dai ragazzi. Oggi sei anche nel campo imprenditoriale, ma sempre nel calcio.
«Vero! Ho avviato un progetto con Gianni Somma e Tony Donnarumma. Abbiamo una scuola calcio e siamo focalizzati su Castellammare di Stabia. E come tutte le città del sud Italia, abbiamo un problema di strutture. Facciamo tantissimi sacrifici, non è facile».
Torniamo sul Centro Storico. Il club è uno dei pochi fortunati quando si parla di strutture.
«È vero, siamo fortunati e altri non hanno la stessa fortuna. Dividiamo il campo Volpe con i ragazzi della Salernitana».
La dirigenza, inizialmente, aveva altri piani per questo campionato. Poi sei subentrato tu.
«Non è facile subentrare. Sono accaduti episodi che nel calcio capitano. Ho parlato poco ed allenato tanto, si continua. Ora sembra stiano arrivando i frutti del lavoro che stiamo facendo e ne sono felice».
La classifica del girone, dal Centro Storico alla griglia play-off mostra una forte spaccatura.
«Ho detto ad i ragazzi di non guardare la classifica né verso l’alto né verso il basso. Noi stiamo costruendo qualcosa per l’anno prossimo».
Il Centro Storico ha valori importanti e che fuoriescono dai valori economici che sostengono altri club a fare un campionato senza troppe ansie.
«E nonostante questo è una società che non si fa mancare nulla, dal dottore al magazziniere all’addetto stampa».