Sono 1.644 i nuovi casi di positività registrati quest’oggi in Campania su un totale di 11.398 test processati. Il tasso di incidenza sale al 14,42% (contro il 10,5 di ieri). Aumenta sensibilmente il numero dei sintomatici, 505, un numero mai così elevato, pari a quasi un positivo su tre. In costante crescita la pressione sugli ospedali di tutta la Regione: i posti letto di terapia intensiva occupati salgono a 148 (+3 in un giorno), quelli di degenza a 1.425 (+29). 41 le vittime e 1.291 i guariti.
L’effetto propulsivo delle varianti (che si trasmettono più facilmente e che colpiscono anche i bambini e i più giovani) e una campagna vaccinale che stenta, hanno favorito la diffusione del contagio. Sebbene i tassi d’occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva siano ancora sotto soglia, e la Campania, assieme alla Sardegna, abbia la più bassa percentuale di positivi al Covid-19 ospedalizzati, il sistema ospedaliero regionale è in sovraccarico, soprattutto nelle sub-intensive. E considerando che, oltre ai contagiati, c’è
da assistere anche altri pazienti (oncologici, infartuati o traumatizzati). Per l’Anci Campania, pertanto, è necessario agire sull’analisi tempestiva dei dati epidemiologici e sul potenziamento del sistema vaccinale, operando una immediata revisione dei criteri di valutazione dei rischi e di fornitura delle dosi alle Regioni.
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto sulla questione relativa alla grande campagna vaccinale che dovrà viaggiare in parallelo alle restrizioni. La Campania è la Regione che ha ricevuto il minor numero di dosi. La media nazionale per 1.000 abitanti è di 110 dosi mentre in Campania è 94. Nonostante ciò, è in linea col programma vaccinale ed è la prima Regione d’Italia per vaccini somministrati al personale scolastico. “Da qualche settimana stiamo lavorando per garantirci forniture autonome di vaccini. L’augurio è che a breve possiamo avere già qualche notizia positiva. – afferma De Luca – Così come lavoreremo anche sul versante della produzione. L’obiettivo che abbiamo è concludere questo “calvario” entro il 2021: se riusciamo a garantirci le forniture, siamo in grado di realizzare (almeno) 50mila vaccinazioni al giorno in Campania. Vuol dire 1.5 milioni di dosi al mese: questo ci mette nelle condizioni di risolvere il problema nei tempi che ci siamo dati. La soluzione è nelle vaccinazioni. Altrimenti dovremo fare i conti ogni due mesi con persone che credono che il problema sia scomparso e poi ricominciamo punto e a capo col calvario. Avevamo organizzato una macchina per arrivare ad avere entro luglio Napoli prima grande città d’Europa Covid-free. Volevamo vaccinare per quella data tutti i cittadini di Napoli. Avrebbe avuto un grande valore simbolico. Ma, purtroppo, i vaccini non li abbiamo avuti e dobbiamo fare la guerra addirittura per avere la stessa percentuale di vaccini delle altre regioni. Anche su questo il Sud è penalizzato. Dobbiamo affermare un criterio semplicemente oggettivo: un vaccino per ogni abitante. Siamo in campo per recuperare questo divario. E siamo al lavoro per trovare intese aggiuntive che ci mettano nelle condizioni di raggiungere l’obiettivo che ci siamo dati”.