La curva epidemiologica prosegue la sua discesa. Sono 23.820 i nuovi casi registrati nella settimana 24/30 maggio 2021, rispetto ai 33.061 della settimana scorsa (-28%). In Campania se ne registrano 3.020 vs 4.329 (-30%). Scende anche l’indice di contagiosità (Rt) nazionale da 0.78 a 0.72, mentre in Campania si attesta allo 0.71. Cala anche l’incidenza nazionale media settimanale su 100 mila abitanti da 56 a 40. In Campania, dopo il crollo della scorsa settimana (da 128 a 76), in questa l’incidenza è calata ulteriormente attestandosi a 53.
Solo 6 Regioni su un totale di 21 (tra Regioni e P.A.) hanno un’incidenza superiore alla fatidica soglia di 50. Nella nostra Regione, nel mese di maggio, il numero dei ricoveri è calato in misura significativa: nelle aree mediche si è passati da 1.467 a 733 (-50%) e nelle terapie intensive da 143 a 61 (-57%). Inoltre, nella settimana appena trascorsa, è calato anche il numero dei decessi (117). In Campania i positivi del giorno sono 385 su 13.127 test eseguiti (tasso di positività del 2,9%). Si conferma, però, la percentuale di sintomatici sul totale: 102 su 385 (26%). Infine, l’indice di occupazione dei posti letto, sia nelle aree mediche che nelle terapie intensive, è di gran lunga inferiore al valore soglia (23% per il primo e 9% per il secondo). Per conseguenza, secondo le previsioni, se il calo dovesse confermarsi nelle prossime 2 settimane, la Campania potrebbe colorarsi di bianco a partire dalla terza settimana di giugno 2021.
In tutto il Paese si assiste ad un crollo di tutte le curve, soprattutto quella dei ricoveri, grazie anche all’effetto di copertura dei vaccini nelle fasce più fragili. Uno degli elementi critici in questo momento è il tracciamento: “Bisognerebbe potenziarlo – sottolineano dalla Fondazione Gimbe – però se le Regioni trovano più casi rischiano di uscire dalla zona bianca. Servirebbe un piccolo aggiustamento di questa normativa che incoraggi le Regioni a potenziare il tracciamento anziché scoraggiarlo”.
“Quello delle vittime è sempre l’ultimo dato in discesa e si mantiene alto anche quando la situazione è in deciso miglioramento. Fino a tre settimane fa la circolazione del virus era ancora sostenuta e sopra i 70 anni non c’era una copertura vaccinale soddisfacente. Ci aspettiamo che nel giro di 2-3 settimane le vittime diminuiranno in modo ancora più sensibile. I più fragili sopra gli 80 anni e i 70 sono stati protetti”. Lo afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, intervistato dal ‘Corriere della Sera’.