L’unità di Crisi della Regione Campania comunica che:
– presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno sono stati esaminati 120 tamponi, di cui 18 risultati positivi;
– presso il centro di riferimento dell’ospedale San Paolo sono stati esaminati 15 tamponi di cui 8 risultati positivi. Il totale dei positivi ad oggi in Campania ammonta a 1.052. Mentre sono 179 i casi registrati nel salernitano.
Il numero dei casi dei positivi al Coronavirus a Scafati è salito a quota 15. Nella giornata odierna ne sono stati confermati due dall’Asl che ha, come di consueto, attivato tutti i protocolli di sicurezza previsti, mettendo in quarantena domiciliare i familiari dei contagiati e ricostruendo tutti i contatti che hanno avuto nelle ultime due settimane. E’ bene precisare, comunque, che di questi 15 cittadini positivi, 5 hanno ultimato il periodo di isolamento. Si tratta dei componenti della famiglia scafatese risultata positiva agli inizi di marzo. Dall’Asl si attende per loro solo il risultato dei tamponi che dovrebbero risultare negativi.
Un nuovo caso di positività è stato registrato a San Marzano sul Sarno, mentre il vicesindaco di Auletta, Antonio Addesso, è risultato nella giornata positivo al coronavirus.
Un 50enne originario della provincia di Benevento ma domiciliato nella Valle dell’Irno, è deceduto questa notte dopo essere stato ricoverata ieri in serata all’ospedale Fucito di Mercato San Severino, dove era stato immediatamente intubato.
Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 50.418 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 63.927 i casi totali.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 18.910 in Lombardia, 7.220 in Emilia-Romagna, 4.986 in Veneto, 4.529 in Piemonte, 2.358 nelle Marche, 2.301 in Toscana, 1.553 in Liguria, 1.414 nel Lazio, 929 in Campania, 771 in Friuli Venezia Giulia, 914 nella Provincia autonoma di Trento, 688 nella Provincia autonoma di Bolzano, 862 in Puglia, 681 in Sicilia, 605 in Abruzzo, 556 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 343 in Sardegna, 280 in Calabria, 89 in Basilicata e 50 in Molise.
Sono 7.432 le persone guarite. I deceduti sono 6.077, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.
“Questa è la settimana molto importante per valutare l’andamento delle curve epidemiologiche” ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro nel corso della conferenza stampa alla protezione civile. “Il nostro impegno è evitare che si verifichino anche al sud le curve che si sono registrate nel nord. Al sud al momento il contributo è molto ridotto”. Per fare in modo che la curvi torni il prima possibile a scendere “serve il distanziamento sociale ma anche che i sospetti positivi riducano in maniera drastica la possibilità di contagiare. La curva al Sud sembra non impennarsi, ma ho visto in rassegna stampa immagini di strade piene di gente, cose che non si vedono altrove – ha continuato Brusaferro – Se l’atteggiamento sarà rigoroso, e unitario nel Paese, c’è la concreta possibilità che le curve non prendano un andamento simile al Nord. Ma se non siamo rigorosi, le dinamiche non dipendono dalla latitudine ma dai nostri comportamenti”.