L’estate di San Martino non sta agevolando di certo il contrasto al Covid-19. Il rispetto delle disposizioni e delle raccomandazioni delle autorità s’infrange sulla tendenza generale della popolazione a riversarsi in strada approfittando del clima mite. Nonostante le ordinanze emanate da molti amministratori campani, che prevedono la chiusura del lungomare e di piazze e strade frequentate, in molti centri della regione si sono registrati assembramenti. A Napoli e nei capoluoghi di provincia, soprattutto.
Nelle ultime ore è stata inviata ai prefetti la circolare del capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, che fornisce le indicazioni sui profili attuativi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Dpcm risponde all’esigenza di modulare gli interventi in ragione delle differenti criticità rilevate nei territorio, graduando la severità delle misure in base alla maggiore diffusione del virus e al grado di tenuta dei servizi sanitari.
Nelle aree gialle vige una “forte raccomandazione” a tutte le persone fisiche a non spostarsi nel corso della giornata con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motive di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Trattandosi di una raccomandazione, eventuali spostamenti per altre cause non dovranno comunque essere giustificati con autodichiarazione, né saranno passibili di sanzione. Per quanto riguarda, invece, gli spostamenti che avvengano dopo le 22.00 e fino alle 5.00, si ritiene utile precisare che devono ritenersi consentiti anche quelli che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell’ambito di un’associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o di svantaggio. Conseguentemente, per lo spostamento legato a tali attività, potrà addursi a motivo giustificativo l’espletamento del servizio di volontariato sociale.
La circolare introduce la possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, già precedentemente prevista dopo le ore 21.00, viene espressamente estesa all’intero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate, sempre fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.