Nei giorni scorsi i volontari di Salerno Animal Save hanno trovato il corpo di un bufalino sulla spiaggia di Paestum, poco distante da Foce Sele. Si tratta del quinto ritrovamento di questo tipo nel giro di pochi mesi sullo stesso tratto di costa. Il cadavere giaceva in avanzato stato di decomposizione. “Anche se ci troviamo di fronte ad un atto illegale (il bufalino non è stato portato al mattatoio, ma gettato nel fiume probabilmente per ridurre i costi di abbattimento), questa è la chiara dimostrazione delle continue tragedie, abusi e uccisioni che avvengono all’interno degli allevamenti di bufale. I bufalini maschi sono una scarto, un costo, non sono merce da sfruttare per guadagni economici, quindi vengono uccisi o fatti morire di fame e gettati come spazzatura”, denunciano gli attivisti. “Oltre alle uccisioni e alla riduzione ad oggetti di essere viventi senzienti, queste produzioni sono altamente inquinanti sia nella gestione legale dell’attività, sia come in questo caso di deturpazione delle aree naturali. Come abbiamo fatto ad arrivare ad accettare questo tipo di atrocità?” Ancora una volta gli attivisti e le attiviste di Salerno Animal Save e Salerno Climate Save si trovano a fotografare queste immagini che rappresentano l’umanità perduta della specie umana.
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