Toccherà al franco-camerunense Jean Claude Billong regalare centimetri e vigore atletico alla retroguardia di mister Ventura. Reduce da un biennio caratterizzato da luci ed ombre nel corso delle esperienze affrontate con le maglie di Benevento e Foggia (anche 5 presenze in serie A con i giallorossi sanniti), il neo granata giunge a Salerno con il proposito di trovare quella continuità di rendimento che rappresenta da sempre il suo limite. Egli, infatti, è il classico difensore che puntualmente riesce a marcare le sue prestazioni con lo strapotere fisico e la carica agonistica che lo contraddistinguono, ma anche un calciatore che lascia sempre qualcosa per strada in termini di attenzione mentale e di lettura tattica. E’ capitato di vederlo giganteggiare al centro della difesa per quasi l’intera durata di un match, prima di rovinare prestazioni sontuose con un retropassaggio goffo, un fallo inutile o una tardiva lettura tattica. Quando il ragazzo riuscirà a governare con maggiore padronanza questa sinuosa curva rendimentale, le sue ambizioni future potranno finalmente aspirare ad una presenza più duratura nel calcio di vertice. Billong possiede strapotere fisico (192 cm d’altezza), esplosività e reattività muscolare sia nello spazio breve che sulla lunga distanza, elevazione nel gioco aereo, capacità di partecipare alla costruzione del gioco dalle retrovie e grande carica agonistica; doti che in più occasioni gli hanno consentito di ammansire anche attaccanti di buon livello. Però il suo nemico principale resta la difficoltà a mantenere inalterata la concentrazione per gli interi novanta minuti; limite che finisce per togliergli qualcosa sul piano dell’affidabilità. Toccherà a Ventura il compito di migliorarlo sotto l’aspetto della disciplina tattica, di far comprendere al ventiseienne neo difensore granata l’importanza di non lasciar sfociare la sicurezza nei propri mezzi in una deleteria presunzione calcistica. Se l’ex ct della Nazionale riuscirà in questo stimolante compito, Billong diventerà uno dei difensori più forti del campionato cadetto. Passando alle formule meramente tattiche, l’ex dauno sembra trovarsi a proprio agio soprattutto nelle vesti di marcatore a presidio del centrodestra di una retroguardia a tre. Meno solido appare in una linea difensiva incardinata su quattro elementi, dove però può offrire il suo contributo anche come laterale basso di destra.
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