Battipaglia, personale sfinito e turni massacranti: sindaca si incatena all’ospedale

E’ pronta a condurre la protesta fino ai vertici regionali se non otterrà riposte convincenti dal Direttore Generale. La sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, si è incatenata questa mattina davanti all’ingresso della struttura ospedaliera Santa Maria della Speranza di Battipaglia, per denunciare il grave disagio e il profondo malessere registrato nella sanità battipagliese: “Sono costretta mio malgrado ad adottare un estremo ed eclatante atto di dimostranza a tutela e rispetto dei concittadini che rappresento nei confronti di una direzione aziendale e sanitaria di Presidio che, nonostante ripetuti inviti e solleciti ad intervenire sui tanti problemi dell’ospedale acuitisi con l’emergenza pandemica, continua ad essere latitante. In questa circostanza non posso non denunciare Ho invitato il Direttore Generale a visitare il presidio Battipagliese sin dal suo insediamento al vertice aziendale per fargli toccare con mano la nostra realtà che nonostante un personale ridotto ai minimi termini continua a garantire prestazioni in urgenza e programmate, affrontando anche i casi sospetti per Covid”. Le tesi perpetrate dalla sindaca sono “avvalorate dal fatto che essendo medico interpreto con maggiore significato la sofferenza di utenti e del personale che così come nel resto del Paese soffre in prima battuta il tragico momento”. 

“Parlo di più di 30 tra infermieri e OSS collocati in pensione e non sostituiti nell’ultimo anno, parlo di infermieri di sala operatoria costretti a turni massacranti per garantire cinque sale operatorie su due piani, parlo di infermieri di pronto soccorso costretti ad assistere molti pazienti in attesa di tampone per poter accedere al ricovero oltre al naturale compito dell’urgenza. – prosegue il primo cittadino – E tutto questo si potrebbe evitare se solo la direzione generale autorizzasse l’esecuzione di tamponi molecolari rapidi anche presso il nostro presidio, come già avviene in tutti gli ospedali maggiori e non, della ASL. E parlo anche di un personale medico sfinito dalla necessità di garantire livelli adeguati di assistenza dovendo coprire i turni dei tanti colleghi collocati in quiescenza. Pensiamo al settore materno infantile e alla terapia neonatale unico presidio a garantire le urgenze legate alla gravidanza e al nascituro, unico baluardo nel territorio della piana del Sele. Questi sono solo alcuni punti critici che avrei voluto rappresentare da vicino al direttore generale, ma sembra che questo territorio non interessi più di tanto al vertice sanitario di via Nizza e perciò esprimo la mia più vibrante protesta raccolta anche dal personale tutto e dalle organizzazioni sindacali che rappresentano, che proseguirà in ogni forma e modo per ottenere ciò che questa popolazione merita e per sostenere tutti gli operatori sanitari che continuano a garantire nonostante tutto un ottima sanità. Chiediamo pertanto che la direzione aziendale fissi in via di massima urgenza la sua venuta presso la struttura ospedaliera di Battipaglia per incontrare “de visu” i livelli istituzionali locali ed rappresentanti dei medici e del personale ospedaliero, per affrontare i problemi sollevati e le relative soluzioni”.

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