Il risultato passa per forza di cose in secondo piano. Mancavano pochi minuti al triplice fischio, quando Patryk Dziczek, entrato nella ripresa, si è accasciato sul terreno di gioco privo di sensi. Nove minuti di angoscia, attimi terribili, lo sconcerto di compagni e avversari fa comprendere il timore vissuto prima del 90′, quando nel tentativo di recuperare un pallone sulla fascia destra, il giovane centrocampista polacco ha accusato un malore. Immediato l’ingresso in campo dei sanitari e dell’ambulanza, il calciatore, che ha ripreso conoscenza prima di lasciare lo stadio Del Duca, è stato immediatamente trasportato all’ospedale della città marchigiana. Già lo scorso settembre, Dziczek era rimasto vittima di un episodio simile, quando nel giorno di San Matteo, perse i sensi in allenamento, in una situazione analoga a quella vissuta questo pomeriggio. Il calciatore di proprietà della Lazio fu ricoverato per diversi giorni all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, e al termine di una serie di esami, ha dovuto sostenere una visita per riottenere l’idoneità all’attività sportiva.
La gara, purtroppo, scivola così via senza grossi sussulti, ed è anche giusto così. La Salernitana ha trovato un successo fondamentale per la classifica, mettendo fine alla serie di quattro pareggi consecutivi e centrando di nuovo l’intera posta in palio lontano dall’Arechi. Mattatore della partita, Gennaro Tutino, che con una doppietta raggiunge la doppia cifra in campionato, la risposta migliore al rigore sbagliato sabato scorso con il Vicenza. Dopo appena 2′ la punta scuola Napoli deve depositare in porta da due passi l’assist di Capezzi, bravo a trovare l’inserimento giusto e a punire lo scellerato colpo di testa di D’Orazio. I granata sono stati padroni del campo per tutto il primo tempo, trovando anche il raddoppio dello stesso Tutino, che dopo aver vinto un contrasto con forza fisica e astuzia, ha punito Leali con un preciso esterno destro.
Nella ripresa un Ascoli disastroso fino ad allora prova a cambiare il destino del match, ma è la Salernitana a sfiorare il tris con uno scatenato Tutino, che con una sassata centra la traversa. E’ di fatto l’ultima occasione di marca granata, in virtù di un forcing continuo dei padroni di casa, che pure impegnano Adamonis, bravo a sopperire all’assenza di Belec, senza tuttavia creare pericoli enormi. Poi a pochi minuti dal termine della gara, l’episodio che ha lasciato tutti senza parole, e con una morsa allo stomaco. Il resto di partita giocato dopo i 9′ di sospensione, non si può nemmeno chiamare calcio. La mente di tutti, compagni di squadra e avversari, era già altrove…