Aree rurali, rischi per la DaD: una famiglia su tre non dispone di connessione a banda larga

Quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive nelle aree rurali non dispone di una connessione a banda larga con difficoltà quindi di accesso alle lezioni on line con i propri insegnanti. E’ quanto emerge da una elaborazione di Coldiretti su dati Istat in riferimento al potenziamento della didattica a distanza nel nuovo DPCM per l’estendersi dell’emergenza Covid. Solo il 76,1% delle famiglie italiane dispone di un accesso internet e appena il 74,7% ha una connessione a banda larga ma la situazione peggiora notevolmente nelle campagne con appena il 68% dei cittadini che dispone di connessione a banda larga nei comuni con meno di duemila abitanti secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi al 2019.

La disponibilità di accessi Internet ad alta capacità per consentire la didattica on line è importante per ridurre l’isolamento delle aree rurali e al tempo stesso rendere più efficaci le misure anti contagio considerando che, proprio dalle zone di campagna, ogni giorno i ragazzi si spostano su autobus e treni locali per raggiungere i centri più grandi dove trovano scuole e servizi spesso assenti nei piccoli comuni.

Il pesante digital divide italiano va quindi colmato, sostiene Coldiretti, per poter utilizzare al meglio anche nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie: dalla scuola on line ai corsi di aggiornamento a distanza fino all’agricoltura 4.0 per ottenere un incremento di produttività accompagnata dalla riduzione dei costi e a favore della sostenibilità ambientale ma anche cogliere le opportunità del turismo nelle aree interne e del commercio on line in questo momento di difficoltà.

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