Siamo in quarantena già da un po’. Mentre alcune fra noi riescono a prendersi cura di se stesse, del proprio corpo e della propria immagine, altre hanno infilato i pigiami di pile e si sono un po’ lasciate andare: tanto chi ci vede? E nel frattempo nostra madre ci urla dietro criticando la coda di cavallo, i capelli unti e le pantofole con gli unicorni.
La proprietaria della boutique salernitana “Pauline et Cocò”, Paola Battimelli, ha pensato di lanciare una simpatica challenge per continuare a divertirsi con i propri abiti e conservare o migliorare il proprio stile anche durante la quarantena. La prima idea di Paola nasce dal tentativo di mantenere un legame con le sue clienti anche perché questo è il concept base del suo negozio ovvero creare un ambiente familiare.
“In un momento così critico – dice Paola –per tutti ma soprattutto per il commercio e per una boutique come la mia cerco di mantenere vivo il legame che mi unisce alle clienti e la loro attenzione. Credo, inoltre, che per non cadere nell’angoscia bisogna cercare di non smettere di pensare al femminile! Aprire l’armadio, vestirsi, truccarsi e pensare a qualcosa di bello può essere una medicina per il cervello”. La proprietaria di Pauline et Cocò ha quindi proposto alle sue clienti di indossare a casa un abito acquistato presso la sua boutique, fotografarsi e taggarla su Facebook. A sua volta Paola ha ri-condiviso sul suo profilo e su quello della boutique le fotografie delle sue clienti: vestiti lunghi da cerimonia, giubbotti di jeans, trench verde militare, pantaloni a sigaretta di un carico blu elettrico. Tanti sono stati i colori, i sorrisi, gli abiti che si sono susseguiti in poche ore sul profilo della boutique.
“Le persone hanno apprezzato la mia idea ed inviato le foto anche se non tutte sono disposte a farsi fotografare in un momento così magari perché si sentono meno belle” ha raccontato Paola. La seconda idea è ancora embrionale, in via di sviluppo. “Sono a casa, riordino l’armadio e penso a cosa buttare e cosa riutilizzare. Sono tante le donne che stanno approfittando di questo periodo a casa per fare un po’ di decluttering. Io offro la mia competenza nell’indicare cosa e come potete recuperare un capo dismesso o come valorizzarlo” svela Paola che continua “Per ora non sono riuscita ancora a coinvolgere del tutto le mie clienti perché’ vorrei anche associare un qualcosa di grafico al progetto e magari farmi mandare le foto in privato perché non tutte credo siano disposte a far vedere dei capi ‘osceni’ in pubblico”.
Infine, conclude Paola: “Proprio in un momento di restrizioni economiche si può cercare di svecchiare capi dismessi o recuperarli con un po’ di buon gusto”.