Il Consiglio
direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha approvato all’unanimità la delibera per inserire nella
denominazione dell’Aeroporto di “ Salerno-Costa d’Amalfi” anche il
termine “Cilento”, in un’ottica di
promozione e valorizzazione turistica dell’Area Protetta, che in estate sarà
raggiungibile anche tramite il Frecciarossa.
“Sarebbe un doveroso riconoscimento al nostro territorio. Il Cilento è una parte fondamentale della
provincia di Salerno, rappresenta quasi il 50% dell’intero territorio
salernitano e la maggiore area dove sono concentrati i Siti Unesco, oltre ad essere la patria della Dieta Mediterranea.
L’Area Protetta più grande d’Italia, con il maggior numero di riconoscimenti
per la qualità del mare, per la bellezza del paesaggio e per il valore
dei numerosi siti di interesse culturale e ambientale. Il
completamento della denominazione dell’aeroporto con la parola ‘Cilento’
rappresenterebbe un importante strumento per rafforzare maggiormente la nostra
identità e dare opportunità ulteriori al Cilento, alla provincia di Salerno e
alla Campania. Sono dunque certo che il Presidente De Luca non resterà
insensibile alla nostra richiesta”. Queste le parole del Presidente del Parco, Tommaso
Pellegrino.
L’aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi, situato
tra i comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano, a 20 km da Salerno, ha visto di
recente la firma del ministro dell’Economia Giovanni Tria per il via libera al decreto per il
completamento del sistema aeroportuale campano con lavori di adeguamento ed ingrandimento oltre che incremento
di nuovi scali, in modo da dirottare da Napoli su Salerno molti voli
commerciali e passeggeri di breve-medio raggio, decongestionando Capodichino e
implementando anche voli per il bacino dell’alta Calabria e della Basilicata.
Le nuove prospettive di sviluppo turistico passano necessariamente attraverso
il potenziamento e miglioramento dei trasporti, fermo restando che spesso i
posti più belli spesso sono tali anche perché non interessati da un turismo di
massa. È questo il caso del Cilento,
“ il cui marchio rappresenta un intero territorio e modello di Parco che
testimonia come vincoli e divieti, ma soprattutto la difesa dalle speculazioni,
si traducano in crescita economica” continua Pellegrino.
Nei prossimi giorni il Parco provvederà ad inviare
la delibera in tutte le sedi opportune per velocizzare al massimo l’iter
burocratico per la richiesta, confidando in un buon esito.