Quello dei trasporti è sempre stato un tema “classico”, o meglio, un problema da dover affrontare ma troppo spesso preso sotto gamba e rimandato. Risulta essere un vero e proprio disagio non solo per i fuori sede ma anche e soprattutto per coloro che per lavoro sono costretti a spostarsi usufruendo dei mezzi pubblici.
La tematica del “caro prezzi” risulta essere centrale al problema stesso, ma ancor di più lo è la mancanza di una rete di trasporti, l’efficienza di questi e l’inesistenza di mezzi pubblici che genera l’impossibilità nel raggiungere determinate zone. Ad esempio uno dei casi è quello della Regione Puglia, notoriamente “collegata male”; o la Calabria che pecca di efficienza, velocità e disponibilità di linee.
Ma se è vero che tutto arriva per chi sa aspettare, sembra che qualcosa si stia muovendo: sono infatti in arrivo tre miliardi di euro da destinare alla linea Reggio Calabria-Salerno ad Alta Capacità, notizia riportata dalla Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli nel corso del seminario Dem di Contigliano.
“Finanzieremo con un prossimo progetto di legge la Reggio Calabria-SalernoAlta Capacità. In questo caso la discussione tra alta velocità e alta capacità è lana caprina. Partiamo, è un progetto pluriennale, ci mettiamo tre miliardi“. Queste le parole del Ministro riportate.
Il fine di questo prossimo progetto di legge pluriennale? Sarà sicuramente quello di migliorare la capacità complessiva, l’efficienza e la velocità del sistema ferroviario, nonché le varie interconnessioni e più in generale permettere una superiore frequenza di transiti.
Con “alta capacità” si vuole far riferimento ad un sistema articolato ed esteso che vede la realizzazione di nuove linee ferroviarie per le lunghe percorrenze e il potenziamento di linee esistenti lungo gli itinerari più frequentati. Automaticamente, con questa realizzazione, si andrà a generare anche la possibilità di riorganizzare e fluidificare il traffico ferroviario di tipo locale, regionale e merci e di riqualificare i territori interessati dalle nuove infrastrutture.