Agriturismi, il grido d’allarme dalle aree interne: “In Campania 30% prossimo alla chiusura”

Il grido di allarme proviene direttamente dalla presidente di Agriturist CampaniaGiovanna Rispoli: “A seguito del lockdown e delle misure sanitarie restrittive volte alla prevenzione dell’epidemia di Covid-19 e la relativa recessione, si stima che almeno il 30% degli agriturismo sia a rischio chiusura o mancata apertura nella prossima primavera”.

Agriturist e le associazioni di categoria chiederanno ingenti misure di intervento a sostegno del comparto agrituristico direttamente alle autorità regionali competenti. La posta è alta: in caso di débâcle delle imprese agrituristiche della Campania le perdite economiche si estenderebbero ad un ampio contesto territoriale all’interno del quale queste particolari imprese agricole operano: dalle aree interne alla fascia costiera. In molti casi salterebbe il necessario presidio di territori marginali che, specie nelle zone di collina e montagna, è essenziale per arginare fenomeni di dissesto idrogeologico, senza contare il contributo fondamentale al recupero del patrimonio edilizio rurale ed alla tutela e alla salvaguardia del paesaggio naturale che le aziende agrituristiche offrono. Dunque, in caso di chiusura verrebbero così compromesse non soltanto importanti realtà imprenditoriali ma anche interessi di carattere generale.

Gli agriturismi costituiscono anche un pezzo importante della Strategia nazionale per le aree interne: “La Campania è una regione fondamentale per l’applicazione delle politiche di contrasto all’abbandono delle aree interne, molti agriturismi sono guidati da giovani: sono il futuro di queste zone dove è necessario investire con lungimiranza, quindi è necessario tutelarli anche a questo fine”, prosegue Rispoli di Agriturist. Le imprese agrituristiche applicano, nei territori dove sono insediate, politiche di tutela della biodiversità, collegate alla valorizzazione delle produzioni tipiche e svolgono un ruolo essenziale per la conoscenza delle tradizioni culturali a vantaggio di forme di turismo sostenibile in stretta relazione con il territorio.

In Campania sono presenti oltre 700 agriturismi nelle cinque province, che fatturano quasi 30 milioni di euro all’anno tra ristorazione e ospitalità. Nell’intera regione l’offerta agrituristica, prima delle prescrizioni anticovid, poteva contare su circa 24 mila coperti per la ristorazione/degustazione e circa 5 mila posti letto al coperto, a cui vanno aggiunte le quasi 700 piazzole per il camping. In provincia di Salerno gli agriturismi dispongono di 7.500 coperti e i 1.900 posti letto.

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