All’attesa firma del decreto interministeriale che consegna la gestione totale dell’aeroporto “Salerno-Costa D’Amalfi” alla società titolare dello scalo, apposta dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli lo scorso maggio, si aggiunge, in calce al decreto, quella del ministro dell’Economia Tria. Il definitivo rilancio dello scalo passa adesso per la Corte dei Conti, prossimo e ultimo passaggio. Si giunge così a un ulteriore punto di svolta in relazione all’iter che dispone la fusione tra l’aeroporto salernitano e Capodichino, sbloccando i finanziamenti. Esultano su facebook gli esponenti locali del M5S rinnovando, nei confronti del governatore Vincenzo De Luca, la contesa politica sulla paternità dello sblocco. Il consigliere regionale Michele Cammarano e la senatrice Felicia Gaudiano commentano così l’accelerazione. “L’aeroporto di Salerno era assurto, oramai, a emblema, l’ennesimo, del fallimento dei governi regionali Bassolino, Caldoro e De Luca. Una gestione politica che ha speculato a fasi alterne su un progetto mai decollato, valso comunque a sprecare decine di milioni di fondi pubblici”. Non si fa attendere la risposta della Regione Campania, che attraverso la sua pagina celebra la nascita dell’hub Capodichino-Costa D’Amafi. “Lo scalo partenopeo, che ha avuto negli ultimi anni una crescita straordinaria, è arrivato al limite delle possibilità di ulteriore espansione, con la creazione dell’hub si fa decollare definitivamente lo scalo di Salerno Costa d’Amalfi, destinato a soddisfare l’utenza delle costiere amalfitana e cilentana, ma anche di Basilicata, Puglia e Calabria. La Regione investe 230 milioni di euro“. Il Costa D’Amalfi, una volta ultimati i lavori di allungamento della pista, diventerà il secondo scalo della regione, mirando a una media di 3 milioni di viaggiatori l’anno da raggiungere entro un quinquennio.