La storia della pizza è lunga, complessa ed incerta ma è fuori discussione che in qualsiasi modo essa si presenti, che sia rotonda, a tranci, a fette, a spicchi, o al taglio la pizza resta senza dubbio il cibo italiano di maggior successo a livello mondiale. Basti pensare a ciò che ci manca non appena facciamo visita ad un Paese diverso dall’Italia.
Se volessimo andare a ritroso e tracciare le origini della pizza sarebbe complicato poiché c’è ancora chi si contende questa magnifica invenzione. Ma avete mai conosciuto qualcuno a cui non piace la pizza? Perfino il gusto sopraffino della Regina Margherita di Savoia cedette al suo sublime sapore ed è infatti questo uno degli episodi che ci fa parlare della “pizza napoletana”.
Per quanto si possa parlare di tradizione quando in campo, o meglio dire in forno, c’è la pizza non bisogna escludere l’innovazione che la stessa ha subìto. Nel corso della sua esistenza è stata oggetto più volte di modifiche e aggiornamenti, partendo dal segreto degli impasti, passando per la sua consistenza, fino agli ingredienti per condirla.
Alla base di ogni professione, ovviamente anche in quella del pizzaiolo, c’è una solida base di formazione ed è proprio la realtà dell’Accademia Nazionale Pizza DOC la quale nasce con l’intento di formare nuovi professionisti per il mondo del lavoro e per specializzare chi lo è già, dando dottrina di nuove tecniche di panificazione e pizzeria. Il programma accademico stilato per i professionisti emergenti che vi accedono prevede tre tipologie di corsi: corso base per pizzaioli (dura 5 giorni e prevede lezioni teoriche e pratiche, adatto a chi non ha esperienza nel settore), Masterclass di Tecniche Avanzate (per diverse specializzazioni come tecniche di Pizza Contemporanea, Frittura Napoletana, Pizza senza glutine etc..) e infine il Master Istruttore (rivolto a coloro che sono già pizzaioli e vogliono acquisire un il titolo professionale di Maestro Istruttore). Alla fine di ogni corso viene rilasciato l’Attestato di partecipazione e frequenza riconosciuto (certificazione internazionale UNI ISO 9001: 2015).
Fabio Di Giovanni Pizza Chef, in qualità di Istruttore dell’Accademia Nazionale Pizza DOC, sarà una guida che ci permetterà di entrare nel vivo di questa realtà, ma soprattutto nel cuore del mondo della pizza.
“Parto dall’essenza della materia, di cui ho fatto un lavoro: la pizza. Oggi lei mi ha portato un po’ dappertutto, nonché ad incontrare un sistema molto articolato ma allo stesso tempo semplice: l’Accademia Nazionale Pizza DOC – dice Fabio- è nata un’intesa con il presidente Antonio Giaccoli sin da subito, proprio perché avevamo gli stessi obiettivi: formare, educare e trasferire concetti e nozioni in maniera professionale a persone interessante al nostro settore”.
Negli anni si è assistito ad un crescendo di iscrizioni, complice probabilmente anche tutto il progresso che si cela dietro un’apparente “semplice” pizza infatti “oggi, ci ritroviamo a dover gestire oltre 500 corsisti già formati che continuano a formarsi da noi in maniera costante” ci confida Fabio.
“Il matrimonio con l’accademia è solo uno dei miei tanti traguardi raggiunti grazie al mio lavoro, che ad oggi è diventata passione. Grazie ad essa, ho potuto girare il mondo, partendo da Londra, passando per la Repubblica Ceca, Germania, Austria, Svezia, fino ad arrivare negli Stati Uniti d’America e Giappone. Non è facile portare la nostra “arte” fuori dallo stivale, ma posso assicurarvi che è una vera e propria soddisfazione! Anche perché come molte persone non sanno, questo è un lavoro fatto di sacrificio, dedizione e passione, senza di esse non si va da nessuna parte” – continua Fabio.
“Se c’è un piatto universale, quello non è l’hamburger bensì la pizza, perché si limita a una base comune – l’impasto – sul quale ciascuno può disporre, organizzare ed esprimere la sua differenza”. (Jacques Attali)
Proprio attraverso la filosofia che si nasconde dietro questa citazione Fabio trova la sua strada “sono un pizzaiolo di terza generazione, con questo voglio precisare che oggi (fortunatamente) il mondo della pizza è cambiato. Sono nato lavorando in maniera automatica e meccanica; oggi no, è esattamente il contrario! Ora c’è tanto studio e ricerca e tutto ciò ci permette di poter portare al tavolo dei nostri clienti dei prodotti sempre più equilibrati, ma soprattutto qualitativamente superiori. La formazione è tutto, in qualsiasi ambito, ma posso assicurarvi che oggi, a noi pizzaioli “contemporanei” ci ha dato una marcia in più, sempre però con un occhio al passato, perché senza tradizione non può esserci innovazione”.
L’Accademia Pizza DOC è stata ospite anche al Festival di Sanremo 2020 e tal proposito Fabio sostiene: “il mondo pizza mi ha permesso di calcare palcoscenici come questo, ambiente molto importante, di cui non tutti possono farne parte”.
Il tuo sogno nel cassetto? “Uno si sta per avverare a breve, una location tutta mia, con un format fresco ed innovativo su Salerno, la mia città di origine”- ci confida Fabio quasi in via esclusiva – “il secondo sogno? Beh, sarà quello di poter arrivare in un palcoscenico ancora più importante, quello della tv”.
Fabio ha un animo pieno di vita e soprattutto colmo di ambizioni che si possono percepire già dando un morso alla sua pizza che non smette mai di sorprendere i suoi clienti, non solo i nuovi che ne restano affascinati ma anche quelli più affezionati che ne ritrovano una conferma. La sua voglia di migliorarsi e la sua forza nascono da un muscolo che è sinonimo di vita infatti “voglio precisare un’ultima cosa a chi vuole intraprendere questo lavoro: metteteci il cuore, sempre. Chiunque lo percepirà!”.