Nei giorni scorsi in Italia si è superata la soglia delle 300mila somministrazioni in un giorno, fissata per la fine di marzo e raggiunta con poco più di una settimana di ritardo. In attesa delle milioni di dosi in arrivo in questi giorni, nei frigoriferi stazionano ancora 2,5 milioni di vaccini come scorte per i richiami. “I numeri sono sempre più incoraggianti e noi dobbiamo accelerare ancora”: è quanto dichiarato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato dal quotidiano ‘La Repubblica’. “In questo trimestre attendiamo 50 milioni di vaccini, a cui dobbiamo sommare 7,3 milioni di Johnson & Johnson. Dobbiamo completare la vaccinazione degli over 80 entro aprile, poi entro la fine del trimestre si possono mettere in sicurezza tutti gli over 60, che sono circa 18 milioni – prosegue il ministro – C’è una particolare attenzione per il Sud, dove si segnalano ritardi. Ma le Regioni vanno viste una per una, senza dare giudizi sommari”.
Sono più di 2 milioni e 300mila gli italiani riportati sotto la voce “altro” nel report del commissario per l’emergenza Covid ad avere già ricevuto almeno una dose di vaccino. Più di una su 5 delle 12 milioni di dosi somministrate è andato a persone non inserite nelle liste delle priorità. In Campania la cifra tocca il 30% delle somministrazioni. Sulla questione era intervenuto in maniera decisa il premier Mario Draghi, precedendo di qualche la nuova ordinanza del commissario che ha riscritto i criteri di priorità per accedere alla campagna vaccinale. “L’ultima ordinanza di Figliuolo rafforza in modo ancora più perentorio criteri che erano già prescrittivi. E dice che l’obiettivo fondamentale del Governo è vaccinare tutte le persone a rischio di vita. I numeri sono chiari: il 60% dei deceduti ha più di 80 anni, il 95% delle vittime è over 60. Quindi sono loro le nostre priorità assolute, e le Regioni devono destinare loro tutte le energie e le dosi”.
Nell’intervista pubblicata dall’edizione odierna del quotidiano ‘La Repubblica’, il ministro annuncia poi una novità sui richiami: “Aifa ha già espresso un parere in cui dà la possibilità di una seconda dose al 42esimo giorno. Si recuperano due o tre settimane e può essere utile in questa fase”. Sulle riaperture: “Le scelte andranno fatte sull’evidenza scientifica. Penso che ad Aprile convenga tenere ancora la massima prudenza. Da oggi 30 milioni di persone passeranno dal rosso all’arancione, a maggio ci possono essere le condizioni per misure meno restrittive come quelle della zona gialla ma dobbiamo avere grande cautela e prudenza. Trovo incomprensibile, ad esempio, l’atteggiamento di Salvini: sta al Governo e si comporta come se fosse all’opposizione, con l’obiettivo mal celato di raccattare qualche voto sulle difficoltà di tante persone. A quelle persone non dobbiamo vendere illusioni”.