La Campania diventerà zona rossa a partire da domani. Il ministro della Salute ha firmato l’ordinanza con i nuovi provvedimenti dopo aver consultato le Regioni. La relazione è stata firmata dal Comitato tecnico-scientifico dopo una scrupolosa valutazione dei dati e su spinta della Cabina di regia Ministero della Salute-Iss. La situazione di Toscana e Campania è da subito risultata compatibile con l’istituzione della zona rossa. “Ho appena firmato un’ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche). So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo. Ma è indispensabile il contributo di tutti”. E’ quanto dichiarato su Fb dal ministro della Salute Roberto Speranza.
All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute. Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
Senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa, per il bene di tutti. Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.
Nell’ambito della zona rossa è prevista la chiusura di bar e ristoranti sette giorni su sette, mentre restano consentiti l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza restrizioni. Serrata anche per tutti i negozi ad eccezione di supermercati, beni alimentari e di necessità, farmacie, tabaccherie, edicole, parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri.