Decessi al pronto soccorso, reparti nel caos, ambulanze in fila e sovraccarico per l’intera rete ospedaliera. E il drammatico video della morte di un paziente, accasciatosi nel bagno del Cardarelli di Napoli, cruda e straziante testimonianza, emblema di un contesto strutturalmente impreparato a un’emergenza del genere. La diffusione del video ha suscitato, in primis nel premier Conte, una dura reazione di condanna per lo stato in cui versa la sanità campana. Da qui la necessità di organizzare l’invio di un contingente dell’esercito per montare ospedali da campo e sgravare le strutture di un carico allo stato attuale ingestibile. Intento che trova conferma nelle dichiarazioni del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che si è soffermato sulla situazione campana nel corso di una diretta fb: “Dalla Campania arrivano immagini terribili: ieri una persona è morta al pronto soccorso, altre stanno sulle barelle in condizioni preoccupanti. Questa non è più un’opinione. Non è una gara di battute tra chi è più sceriffo. Abbiamo davanti strutture ospedaliere al collasso. Ed è inutile dire che il problema è solo Caserta, Salerno o Napoli: queste fanno due terzi della Campania e se non funzionano le strutture lì vuol dire che la Campania è al collasso. Abbiamo visto dei numeri e delle immagini che ci preoccupano”.
“La sanità è in enorme difficoltà in tutto il Sud. – prosegue Di Maio – Esercito e protezione civile devono andare in rinforzo ai nostri medici ed infermieri che sono allo stremo”.
Il governatore Vincenzo De Luca, dal canto suo, continua a puntare il dito contro lo “sciacallaggio, una intollerabile campagna contro la sanità della Campania”. In una nota diffusa da Palazzo Santa Lucia si legge: “Si sta diffondendo la notizia che l’Esercito verrà a montare un ospedale da campo nella nostra regione. Nessun ospedale da campo verrà in Campania. L’unica nostra richiesta è da tempo l’invio di medici, e da questo punto di vista le risposte non sono arrivate. Il resto è sciacallaggio”.