A margine dell’ultima iniziativa del Comitato “Riapriamo la Biblioteca”, il 3 Novembre scorso, è stata protocollata in Provincia una istanza nella quale si richiedeva la riapertura immediata dei servizi bibliotecari della Biblioteca Provinciale e la configurazione di una chiara politica per andare in contro alle esigenze degli studenti di Salerno in termini di spazio e servizi.
La risposta non si è fatta aspettare, in un certo senso sorprendendo per la sua celerità. Si legge “[…] che la riattivazione del servizio di consultazione in sede, pur con accesso contingentato alle sale, rappresenta l’obiettivo primario della Biblioteca, nella convinzione che proprio nel rapporto quotidiano con gli utenti l’Istituzione realizza la sua missione più importante. Ed infatti, questo Ente aveva predisposto la riapertura, seppur contingentata, a partire dal 4 novembre, quando è intervenuto il DPCM del 3 novembre, contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ha previsto la chiusura di tutti i luoghi della cultura.”
Ma la volontà di riaprire la Biblioteca, sostengono dal Comitato, non è stata mai annunciata al pubblico in maniera ufficiale. “Che a pensar male si pensi giusto? Questo non lo sappiamo; di certo, è evidente che le normative vigenti non permettono la riapertura immediata, ma non leggiamo, nella risposta da noi ricevuta, la volontà di trovare una soluzione al nostro problema garantendo degli spazi adeguati da adibire a sale studio, soluzione possibile nel quadro normativo del DPCM del 3 novembre 2020. Leggiamo solo l’augurio generico che, quando le restrizioni normative lo permetteranno, si potrà riaprire al pubblico la Biblioteca. Ma gli auguri non risolvono i problemi, che vengono fronteggiati giorno per giorno da noi. Di solito, gli auguri si fanno in occasioni festive a parenti e persone care, così come i proclami si urlano alle pecore. Noi non siamo tutto ciò: auguri e proclami non bastano”.
Martedì 10 novembre è in programma a Salerno un flash mob “La Biblioteca Invisibile” in Piazza Portanova a Salerno a partire dalle 15.30. “Quello degli spazi di studio è un problema che si risolve avendo una visione di futuro e un modello di città ideale. – proseguono dal Comitato – Quella città ideale deve essere la nostra, la città degli studenti.