Contagi, i timori dell’Unità di Crisi. Con nuovo report Iss Campania rischia fascia arancione

La Campania potrebbe passare dall’attuale area gialla a quella arancione in seguito all’imminente report dell’Istituto Superiore della Salute che esaminerà i nuovi dati relativi ai contagi Covid-19 aggiornati dopo il Dpcm del 3 novembre. “La Campania – ha spiegato Italo Giulivo, coordinatore dell’Unità di Crisi della Regione Campania, intervistato dall’agenzia Ansa – è zona gialla perché il Governo ha interpretato la situazione al 25 ottobre che era migliore perché avevano assunto misure più cautelative rispetto al resto del Paese. Il Governo guarda il colore nello specchietto retrovisore e questo vuol dire che abbiamo lavorato bene sulla prevenzione. Io penso che con l’analisi dei nuovi dati, prevista nei prossimi giorni, potremmo diventare zona arancione e ciò confermerebbe le nostre preoccupazioni. Sarei perplesso se dovessimo rimanere zona gialla”. Il passaggio dall’area gialla all’arancione determinerebbe la chiusura di bar e ristoranti e ulteriori limitazioni alla circolazione.

Comportamenti responsabili, ulteriore chiusure a livello comunale e linea di fermezza. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca rivolge un appello ai sindaci affinché riducano del 50 cento la mobilità. “Se ci comportiamo in modo irresponsabile, rischiamo di finire in zona rossa fra una settimana. Con questi numeri – afferma De Luca – rischiamo la zona non rossa, ma strarossa. Per questo rivolgo un appello ai sindaci dei comuni più grandi. Possiamo chiedere di non andare a passeggio quando è inutile? Non mi pare un sacrificio enorme? O di indossare sempre le mascherine? Ai cittadini chiedo di essere rigorosi e comportarsi come se ci fosse il lockdown già adesso”.

“Ci vorrebbe un lockdown a Napoli”, suggerisce Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto questa mattina nel corso della trasmissione Un giorno da pecora su Rai Radio Uno. Ricciardi avverte che la scelta di collocare la Campania nella fascia gialla deriva da dati registrati nelle scorse settimane e che, di fatto, la situazione sta peggiorando di ora in ora: “Napoli è all’interno di una regione gialla che è la Campania, che già 2-3 settimane fa ho detto che andava chiusa. Sicuramente l’area metropolitana di Napoli è già un’area a rischio, anzi i dati sono addirittura peggiorati. La Campania è in zona gialla perché è stata fatta una media sui dati regionali che poi bisogna vedere se sono tutti quanti confermati”.

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