“Che i tifosi siano arrabbiati li capisco perché sono arrabbiato anche io. Abbiamo avuto un approccio non corretto e questo forse è colpa mia. Non ho creato i presupposti per scendere in campo con attenzione. C’è qualcosa che non va e bisogna tagliare la testa al toro, mi assumo io le responsabilità di questa sconfitta”.
Deluso, e non potrebbe essere altrimenti, Gian Piero Ventura, al termine di Ascoli-Salernitana 3-2, match che esclude momentaneamente i granata dalla griglia playoff. Un ko che fa male soprattutto per l’impatto da brividi con la gara dell’undici sceso in campo al Del Duca.
“Abbiamo incassato tre gol farneticanti, due autoreti e un regalo. L’ultima mezz’ora conferma che potevamo e dovevamo fare meglio. Non possiamo pretendere di avere ambizioni senza fare prestazioni all’altezza. Questa è una partita che deve far riflettere tutti. Sono arrabbiato e deluso. Abbiamo incassato i primi tre gol che sono stati regali”.
Sul futuro
“Dobbiamo capire che cosa serve e quale sarà il passaggio successivo per evitare quest’altalena di rendimento. Parliamo di una squadra che sta provando a cercare la propria identità soprattutto mentale.
Se siamo quelli del primo tempo non meritiamo di andare i playoff. Abbiamo avuto però una reazione sul 3-0 che mi fa arrabbiare ulteriormente. Abbiamo perso raziocinio ma avevamo grande ferocia. Non possiamo però fare mezz’ora oggi, quaranta minuti in un’altra partita. Bisogna migliorare. Gol subiti? Bisogna migliorare, non può essere sempre sfortuna. Ho preferito Billong a Migliorini, perché o giocava questa o quella con il Cittadella. Se perdi con Cittadella e Crotone ci sta, ma non posso pareggiare con la Cremonese o perdere con l’Ascoli. Proprietà? Non mi ha chiesto niente all’inizio. Visto che si può raggiungere qualcosa d’importante hanno mosso quell’ambizione. Per me non è un problema di modulo, con la Juve Stabia ho cambiato modulo, ma è stato l’approccio mentale a far la differenza, dopo l’espulsione abbiamo fatto 85′ ad alto livello.