Altro che ritmi lenti e poche emozioni. Salernitana-Cremonese 3-3 ne regala fin troppe, una continua gita sulle montagne russe durata oltre 90‘ al termine del quale le due squadre, tra meriti, ma soprattuto demeriti propri, si prendono un punto a testa. Bottino che serve poco a entrambe, nella corsa ai rispettivi obiettivi, ma gara che entra di diritto come una delle più emozionanti dalla ripresa del campionato di serie B.
Ventura cambia molto rispetto alla gara di venerdì con l’Entella, a partire dal sistema di gioco. Il tecnico ligure opta per il 4-4-2, con Karo nel ruolo di terzino destro, e Maistro ad agire da ala sinistra, coppia d’attacco formata da Djuric e Giannetti. La partenza dei padroni di casa è da incubo, al 6’ infatti un’apertura horror di Jaroszynski innesca la ripartenza di Celar, che sfrutta l’indecisione di Migliorini per lanciarsi in solitaria verso la porta di Micai e trafiggere l’estremo difensore al rientro tra i pali dopo l’infortunio. Una doccia gelata, che complica i piani della squadra allenata dall’ex ct della Nazionale, che fatica a creare pericoli dalle parti di Ravaglia, e si limita a uno sterile possesso palla, spesso infruttuoso. A rischiare il gol, infatti, è ancora una volta la Cremonese, sempre con Celar. Su un apparentemente innocuo cross di Mogos, il portiere granata va a farfalle e lascia la porta sguarnita, porta che non viene bucata per questione di centimetri. Per vedere il primo tiro in porta dei padroni di casa ci vuole una conclusione dalla distanza di Dziczek, che scala i guantoni a Ravaglia.
Nella ripresa è ancora una volta uno scatenato Celar a sfiorare il bis, che ancora di testa, mette i brividi alla Salernitana, salvata da una super parata di Micai. Raddoppio che arriva al minuto 68’, quando su un corner a favore, la Salernitana subisce un contropiede letale, condotto Valzania, e finalizzato da uno scatenato Celar, migliore in campo dei suoi. Quando tutto sembrava perduto, arriva l’episodio che rimette in carreggiata i padroni di casa. Il neo entrato Jallow da sinistra converge verso il centro servendo l’accorrente Di Tacchio, che vede il suo tiro deviato dal braccio di Arini. Rigore ed espulsione del mediano di Bisoli, sul dischetto va Dziczek e non sbaglia. Cambia completamente lo scenario del match, Ventura inserisce anche Cerci ed Akpa-Akpro, e pochi minuti dopo (79’), Lopez disegna una palla d’oro per Di Tacchio, che di testa trova il 2-2. Nemmeno il tempo di esultare, che Lombardi, a gioco fermo, calcia violentemente il pallone in un gesto di stizza, ricevendo il rosso diretto che ripristina la parità numerica. Che è una partita pazza lo conferma la rete di Zortea, che all’86’ supera Lopez con un tunnel e indovina un gol a dir poco fortunoso, con un cross sballato che va a infilarsi alle spalle di Micai. Emozioni a non finire, piovono rossi per le rispettive panchine (Pierpaolo Bisoli e Salvatore Avallone se le minacciano più volte), specie quando Baroni accorda il secondo rigore del match, a tempo praticamente scaduto, per un fallo su Gondo, in leggero fuorigioco. Sul dischetto va Di Tacchio, che realizza il 3-3. La Salernitana rinvia ancora una volta l’appuntamento con il successo, trovando almeno un pari insperato al termine di una gara dalle mille emozioni.