Quest’anno, nel mese di marzo 2020, l’Università degli Studi di Salerno avrebbe dovuto ospitare una tappa del Cosmo Confession Tour, un’iniziativa nata e promossa dalla rivista mensile Cosmopolitan e dalla Hearst Corporation che ha l’ambizione di raccogliere alcune testimonianze di come i giovani intendano la società odierna e le relazioni. Un contest dedicato ai più giovani, veri e propri protagonisti di un progetto innovativo – così come lo ha definito il professor Alfonso Amendola, curatore dello stesso per l’Università di Salerno – che è sintesi di temi a noi cari: dalla social network society alle narrazioni cross mediali, dal concetto di identità alla dimensione di consumo generazionale.
Le varie tappe dell’iniziativa, volte ad incontrare gli studenti italiani e a creare una fitta rete di confronto e comunicazione, si sarebbero dovute svolgere in città come Bari, Bologna, Milano, Brera, Napoli, Salerno, Roma e Bergamo; numerosi studenti di diverse Università e Accademie pronti a mettersi in gioco per ridefinire o riscoprire la propria identità, le relazioni e il rapporto con gli altri. La delicatissima situazione emergenziale e il successivo lock-down hanno sì impedito ai curatori del progetto di incontrare fisicamente i partecipanti, ma non hanno fermato questa forte unione di pensieri, idee e creatività.
Il Cosmo Confession Tour potrà essere intrapreso infatti da remoto, in completa autonomia e sicurezza, raccogliendo vere e proprie testimonianze di come i cosiddetti Centennial vivono i legami con i loro coetanei, con gli adulti e con le istituzioni. Si vuole inoltre indagare quanto, soprattutto in questo periodo, l’utilizzo dei media digitali e dei social networks abbia cambiato o alterato la loro visione del mondo circostante. Per fare ciò, i ragazzi saranno chiamati a realizzare tre diverse tipologie di materiali audiovisivi atti a descrivere cinque macro-tematiche. Si partirà dalle relazioni intime, per comprendere come i Centennial – adolescenti e giovani fino ai 25 anni – vedano al giorno d’oggi il rapporto di coppia e la sessualità. Si cercherà poi di definire la famiglia, l’amicizia e l’amore e quanto la visione delle stesse sia cambiata nel corso dei decenni.
Cosmo Confession Tour, come cambiano le relazioni nella società digitale. Centennial protagonisti di un progetto collettivo
Gli studenti che prenderanno parte al Cosmo Confession Tour dovranno dapprima definire il significato di alcune parole, partendo dall’assunto che molto spesso, soprattutto in rete, l’utilizzo o l’abuso di determinate terminologie crea forti disagi e incomprensioni tra coetanei. Si passerà poi al lato intimo del progetto, durante il quale i protagonisti dovranno realizzare vere e proprie confessioni attraverso brevi video e podcast, descrivendo cosa si intende oggi per Relazione, come vedono il futuro e come hanno trascorso i due mesi e mezzo di lock-down. Infine, attraverso una candidatura spontanea, quattro studenti di ogni Ateneo saranno scelti per partecipare come parte attiva ad una mega intervista sulla piattaforma Zoom con un giornalista di Cosmopolitan.
Erika Brenna, curatrice del progetto Confession Tour, definisce l’iniziativa promossa dalla nota rivista mensile come la costruzione di un puzzle sulle relazioni che partirà proprio dai giovani studenti, veri protagonisti del nostro tempo, che si fanno così promotori di se stessi e della propria identità.
Domande importanti vengono poste ai protagonisti, in particolare ora che la quarantena è finita. Ci piacerebbe moltissimo sapere, tra le tante cose, come i giovani stiano vivendo la social distance e i rapporti personali, dato che finalmente ci si può vedere, ma a distanza. Cerchiamo non solo confessioni o riflessioni, ma anche spontaneità e, per quanto sia possibile, chiediamo loro di divertirsi raccontandosi. Questo per noi è fondamentale – conclude la coordinatrice Erika Brenna – che siamo qui per conoscere meglio la generazione post-adolescenziale, per scoprire cosa pensano e cosa sognano.
Uno dei cardini di Cosmopolitan é #youdoyou – come viene ribadito più volte all’interno del progetto – un moderno Broadcast Yourself che si tinge di innovazione. Il Confession Tour si fa dunque espressione di quello che i sociologi del digitale definiscono prosumerismo per dare vita ad un progetto collettivo che dà voce ai Centennial e che permette loro di essere se stessi, affermando la propria personalità e costruendone l’unicità.