Il lockdown, che ha caratterizzato l’emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia, ha favorito il già molto diffuso utilizzo dell’e -commerce in ogni campo, dall’elettronica all’abbigliamento, dall’alimentare all’editoria. Ma come possono reagire e adattarsi le piccole e medie imprese o le librerie indipendenti? Lo abbiamo chiesto a Clorinda Attianese, titolare di Libramente caffè letterario, una libreria indipendente salernitana che sorge nel cuore del quartiere Carmine.
All’inizio del mese di maggio la libreria ha aderito all’iniziativa promossa da Erminia Maiorino, ideatrice e curatrice di Spesa Salutare – un progetto che fin dai primi mesi del 2013 porta sulle tavole dei salernitani cibo proveniente da agricoltura biologica – unendo così le consegne a domicilio di alimenti biologici a quelle di libri e fiabe per bambini.
La libraia Clorinda Attianese ci ha dunque raccontato come si sia sviluppato questo sodalizio tra due iniziative apparentemente diverse l’una dall’altra e da cosa sia nata questa fitta rete di consegne a domicilio che uniscono la salute e il benessere fisico all’amore per la lettura.
Libramente caffè letterario, libri a domicilio. La nuova frontiera delle librerie indipendenti
In cosa consiste l’iniziativa Spesa Salutare e cosa vi ha spinto ad aderire?
Spesa Salutare nasce nel 2013 da un’idea di Erminia Maiorino e nel 2018 si trasforma in una vera e propria realtà commerciale. Il progetto, attraverso la vendita di prodotti alimentari di origine biologica, sostiene piccoli agricoltori locali che lavorano nel rispetto dei cicli stagionali e dei tempi di maturazione delle colture, salvaguardando così la biodiversità delle specie e dell’intero ecosistema. Il cibo biologico viene acquistato tramite l’omonima piattaforma online e viene consegnato a domicilio direttamente dalla curatrice dell’iniziativa, Erminia.
Sono legata da tempo ad Erminia da un profondo legame di amicizia e, in un periodo d’emergenza come questo, abbiamo deciso per così dire di unire le forze, dando la possibilità ai nostri clienti di acquistare sia cibo biologico che libri. A partire dal 4 marzo abbiamo dunque inserito sul sito di Spesa Salutare una sezione dedicata a Libramente, con l’opportunità di scegliere e acquistare libri sulla cucina, sull’agricoltura biologica o anche opere di narrativa e in modo particolare racconti e fiabe per bambini.
Qual è stata la risposta del pubblico e come gestite le consegne a domicilio?
Devo dire di essere rimasta molto colpita dalla positiva risposta del pubblico. Fin da subito i miei clienti e quelli di Erminia sono sembrati entusiasti dell’iniziativa e del nostro sodalizio. La gestione delle consegne necessita di molto impegno e siamo noi stesse, in macchina, a recarci presso le abitazioni o, per quel che riguarda lei, presso le aziende. Le consegne coprono una vasta area, da Salerno all’Agro Nocerino e, grazie a lei, anche alcune zone del Napoletano (dove si reca lei stessa ogni due settimane circa).
Anche nelle prime settimane del lockdown ho cercato di non abbandonare i miei clienti, occupandomi io stessa di consegnare libri a domicilio nei pressi della libreria, in particolare nel quartiere Carmine. Per le spedizioni nel resto della Campania e nelle altre regioni ho invece usufruito del fondo messo a disposizione dal progetto Libri da Asporto, un’iniziativa che ci garantiva spedizioni gratuite in tutte le zone di’Italia ed era a cura di numerosi editori italiani che, con molta probabilità, cercheranno di rendere il progetto permanente.
Dopo circa cinquanta giorni di chiusura forzata, quale effetto vi ha fatto riaprire?
Riprendere a lavorare ha scatenato un effetto un po’ strano, dato che, come ci aspettavamo, è cambiato tutto. Noi siamo una libreria indipendente e siamo tra quelli che avevano deciso di non riaprire il 14 aprile, bensì di attendere qualche altra settimana per ricevere chiarimenti e migliori disposizioni. La distanza di sicurezza ci spaventa molto e ha di certo influito sullo stretto rapporto che abbiamo con i nostri lettori.
Nel lungo periodo del lockdown, per continuare ad interagire con i miei clienti, ho cercato di fare delle dirette Facebook, dedicate in modo particolare ai bambini, raccontando così ogni sera una fiaba o leggendo un libro, ma il contatto diretto con loro mi manca terribilmente.
Qual è il futuro della libreria? Avete progetti futuri che possano fronteggiare i numerosi cambiamenti?
Libramente ospita da sempre presentazioni di libri e due gruppi di lettura, uno dedicato ai bambini, l’altro agli adulti. Attualmente non sappiamo ancora come conservare questi attimi intensi di cultura e socialità, anche se molti dei miei amici/clienti mi hanno proposto di organizzare degli incontri luoghi aperti, come il Parco Pinocchio o il Lungomare di Salerno, per continuare a svolgere le nostre attività e conservare una parvenza di quotidianità. Immagino che presto la libreria potrà “andare fuori”, per così dire, uscire dalle quattro mura, non solo grazie alle spedizioni o alle consegne a domicilio, bensì interagendo all’esterno con i miei clienti e amici. Tornare alla normalità sarà, però, molto difficile.
Clorinda non ha mai smesso di interagire con i suoi clienti, i quali l’hanno sostenuta e continuano a farlo, sperando che tutto possa presto normale alla normalità, accorciando le distanze.